Migranti, Gentiloni: “l’idea che i disperati in fuga siano terroristi e’ assurda”

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Di fronte all’infamia degli attacchi di Parigi, bisogna “colpire i responsabili senza confonderli con altre persone”: “non e’ impossibile che qualche terrorista si infiltri tra rifugiati, ma l’idea che i disperati in fuga siano terroristi e’ assurda e pericolosa“. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, intervenendo alla tavola rotonda organizzata nella chiesa di Sant’Ignazio con gli studenti del Liceo classico Ennio Quirino Visconti.

Il titolare della Farnesina ha puntato il dito contro “una frangia minoritaria estremista che utilizza, bestemmiando, la fede religiosa islamica per compiere stragi”. E “le prime vittime delle stragi – ha aggiunto – sono i musulmani”, come ha ricordato nei giorni scorsi il re giordano Abdallah II, riferendo di 100mila musulmani uccisi negli ultimi due anni dall’Isis.

Per il ministro, bisogna quindi “reagire, innanzitutto facendo il nostro lavoro, comportandoci nel modo migliore possibile, e difendendo valori in cui crediamo”. “Una parte del lavoro – ha aggiunto Gentiloni – spetta al governo, istituzioni e politica”, impegnati a “promuovere e rafforzare la sicurezza e a non diffondere la paura“. Ugualmente, dobbiamo “non rinunciare alle cose in cui crediamo, ma anzi difenderle”. agi