MILANO, 09 AGO – Dopo l’intervista rilasciata a Repubblica a commento delle parole di David Grossman, “si è scatenato nei confronti di Liliana Segre l’ennesimo linciaggio che, aizzato dai soliti professionisti dell’istigazione all’odio, ha finito per coinvolgere migliaia di persone le quali, senza avere letto una riga dell’intervista pietra dello scandalo e attribuendo a Liliana Segre posizioni totalmente false, la ricoprono di improperi, diffamazioni, dileggio e disprezzo”: è quanto scrive in una lettera indirizzata al quotidiano Domani Luciano Belli Paci, figlio di Liliana Segre.
“Fin dal suo primo intervento in Senato – ricorda Luciano Belli Paci – , quando volle rievocare lo sterminio dei Rom e Sinti, Liliana Segre si è dedicata costantemente in innumerevoli discorsi e articoli al ricordo di tutti i genocidi: da quello degli Armeni all’Holodomor in Ucraina, dalla Cambogia al massacro dei Tutsi in Ruanda, eccetera. Tutti interventi pubblici facilmente reperibili sia in rete, sia in vari volumi attualmente in commercio”. (ANSA)