Insegnante di elettrotecnica in una scuola superiore di Pisa, ma anche ingegnere all’estero quando era in congedo parentale
Protagonista dell’ardita truffa un docente impiegato in un istituto della Val di Cecina che per almeno due anni avrebbe esercitato l’attività professionale di ingegnere usufruendo di motivi di famiglia per non insegnare e recarsi invece a lavorare come libero professionista in varie località, non proprio dietro l’angolo: Arabia Saudita, Emirati Arabi, Tunisia, Francia, Germania.
Coinvolto in 12 imprese diverse: ipotesi maxi-truffa da oltre 1 milione
Come riporta PisaToday, in tutti questi Paesi l’uomo avrebbe svolto prestazioni come libero professionista (una delle quali pagata oltre 45mila euro) con regolare partita Iva, ma senza le previste autorizzazioni. È inoltre risultato coinvolto in 12 diverse società a vario titolo, in palese violazione delle norme che vietano ai dipendenti pubblici di ricoprire cariche e detenere partecipazioni in società. Una doppia vita che inevitabilmente a un certo punto ha destato qualche sospetto: il docente è stato segnalato alla guardia di finanza, e l’accusa è di truffa con presunto danno erariale da oltre 1,3 milioni.
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