Garlasco, una bugia la storia del parcheggio a Vigevano? Il pompiere inguaia i Sempio
Il giallo di Garlasco continua e per la famiglia Sempio spunta una nuova dichiarazione che rischia di complicare tutta la vicenda. Il famoso scontrino, quello relativo a un parcheggio effettuato a Vigevano la mattina del delitto di Chiara Poggi, non apparterebbe all’indagato Andrea Sempio ma a sua madre. A dichiararlo è stato il pompiere che conosce la madre dell’amico del fratello della vittima su cui si stanno concentrando le nuove indagini della Procura di Pavia.
Gli inquirenti – riporta Il Fatto Quotidiano – hanno in mano una ricostruzione che sembra smentire il racconto della madre collocandola proprio a Vigevano la mattina dell’omicidio e di fatto rendendo traballante l’alibi dello scontrino. L’ex vigile del fuoco che nel 2007 era di stanza a Vigevano ha dichiarato che il suo cellulare tra la sera del 12 e la mattina del 13 agosto ha squillato diverse volte.
Dall’altra parte del telefono c’era la madre di Sempio e sua conoscente, Daniela Ferrari. Il pompiere – prosegue Il Fatto – è stato sentito in due occasioni dagli inquirenti e ha dato una versione ben diversa da quella della donna. Una versione che pur offuscata dagli anni ha convinto chi indaga a sostenere con buona certezza che quella mattina Daniela Ferrari, non indagata, fosse a Vigevano utilizzando l’unica auto in uso alla famiglia Sempio, quindi il figlio non poteva averla a disposizione per andare in libreria come spiegato nel 2008.
Infatti i tabulati del suo cellulare la mattina dell’omicidio lo collocano a Garlasco alle 9:58 e poi alle 11:10 fino alle 12:18. Il delitto, ipotizzano gli inquirenti, sarebbe stato compiuto tra le 9 e le 12. Una fascia temporale che si allarga parecchio se si esclude (come ipotizzato dalle nuove indagini) che Alberto Stasi non fosse presente sulla scena.
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