Bande di maranza che nella via della movida aggrediscono ragazzi poco più grandi mandandoli in ospedale con il naso rotto e serie lesioni agli occhi; una donna che in pieno giorno subisce una tentata rapina con il coltello puntato in gola al Parco di Monza; una ragazza che il pomeriggio è stata molestata in pieno centro e soccorsa da alcuni negozianti.
Questi gli ultimi fatti di cronaca nera avvenuti a Monza e che ieri sera, giovedì 15 maggio, sono finiti anche sui banchi del consiglio comunale. È stata la sicurezza al centro della fase preliminare dell’assise con il primo intervento del consigliere Massimiliano Longo (Forza Italia) che ha denunciato la selvaggia aggressione, avvenuta poche settimane fa in via Borgazzi, ai danni di una giovane donna.
“Se questi non sono fatti gravi, di che cosa dobbiamo preoccuparci?”
A dar man forte all’azzurro è intervenuta anche la consigliera Martina Sassoli (Noi Moderati) che ha chiesto all’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia che cosa intende fare il comune per arginare quella che sta diventando un’emergenza. Anche se, come è emerso durante l’incontro del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza che si è svolto nei giorni scorsi in prefettura, in base ai numeri delle denunce, a Monza non ci sarebbe una situazione particolarmente allarmante.
“La rissa in piazza Carrobiolo a ottobre con tanto di machete – ha dichiarato Sassoli nel suo intervento – le aggressioni dei maranza, il tentativo di rapina al Parco, la tentata violenza sessuale in via Italia: questi non sono fatti gravi? Di che cosa ci dovremmo preoccupare?”.
Moccia e quel maxi dossier di 50 pagine
L’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia ribatte alle accuse e pur confermando “che a Monza il livello di sicurezza dovrebbe essere al 100% ma non lo siamo ancora”, rimanda ai consiglieri di minoranza le accuse di una città fuori dal controllo. L’ex magistrato annuncia inoltre l’intenzione, durante uno dei prossimi consigli comunali, di chiedere un intervento di un’ora durante il quale illustrerà il lavoro svolto dalla polizia locale. Moccia ha annunciato anche un’importante operazione di indagine condotta dagli uomini del comando di via Marsala. “Un mese e mezzo di osservazione investigativa – ha spiegato – che ha portato alla redazione di un dossier di 50 pagine che è stato depositato in procura”.
Moccia inoltre spiega che molto spesso non si può parlare e non si possono fornire informazioni perché ci sono indagini in corso “ma voglio tranquillizzarvi e dirvi che questo assessorato non ha dormito” ha precisato. La proposta partita dai banchi della minoranza di un consiglio comunale ad hoc sul tema della sicurezza viene però rigettata “anche perché la situazione non è drammatica e non potrei comunque rispondere a tutte le domande perché c’è il segreto investigativo”.
Gli interventi della polizia locale nel 2024
L’ex magistrato ha inoltre annunciato che verrà ulteriormente intensificato il lavoro svolto dalla polizia locale presentando alcuni dati del lavoro svolto nel 2024. I numeri attestano un aumento dei reati legati alla sicurezza urbana che nel 2024 sono stati 603, degli arresti, delle denunce e delle querele, dei sequestri, degli interventi per il codice rosso. Poi rimanda alla minoranza le accuse di una città con problemi di violenza e di criminalità ribattendo che questi problemi c’erano anche durante la giunta Allevi.
Che cosa chiede la minoranza
Ma Sassoli ribatte. “Non abbiamo chiesto di svelare i segreti d’ufficio e le indagini in corso – conclude -. Ma vogliamo sapere come amministrazione che cosa intendete fare questa dilagante ondata di violenza che coinvolge sempre più giovani”.
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