MILANO, 22 MAG – Un investimento che dovrebbe essere tra gli 800 e i 1000 miliardi per riqualificare il patrimonio immobiliare nazionale e attuare la direttiva Ue sulle cosiddette case green. È quanto emerge da un’analisi di Deloitte, che evidenzia come in Italia oltre 8 edifici residenziali su 10 sono obsoleti, con l’83% degli edifici residenziali italiani è stato costruito prima del 1990 e più della metà (57%) è risalente a prima degli anni ’70.
Secondo la rielaborazione di Deloitte da dati Istat, nel 2024 il parco immobiliare italiano è costituito da più di 13 milioni di edifici, di cui circa l’89% ad uso residenziale. E secondo lo studio la percentuale di immobili di classe energetica F e G in Italia è oltre il 60%, mentre in Germania arrivano al 45%, in Spagna al 25% e in Francia appena al 21% e, come detto, si stima che per riqualificare il patrimonio immobiliare degli edifici potrebbero essere necessari investimenti dagli 800 ai mille miliardi.
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“Il parco immobiliare residenziale italiano rappresenta circa il 55% della ricchezza complessiva delle famiglie italiane. Per questo, è necessaria una strategia per far sì che la direttiva non si trasformi in un “buco nero”, ma, al contrario, diventi un’opportunità . L’adeguamento del patrimonio immobiliare alle previsioni della direttiva EPBD richiederà , infatti, soluzioni tecniche non solo per i singoli edifici, ma anche a livello infrastrutturale” ha dichiarato Angela D’Amico, real estate sector leader di Deloitte Italia. (ANSA)

