Usa, giudice federale: ‘i clandestini hanno il diritto di portare armi’

Sharon Johnson Coleman

Gli immigrati clandestini ora possono portare armi da fuoco, ha stabilito un giudice federale

di Ian Miles Cheong – Il giudice distrettuale americano Sharon Johnson Coleman ha stabilito che i diritti del Secondo Emendamento di un immigrato illegale sono stati violati quando è stato accusato di possesso illegale di armi da fuoco. A questo punto, sembra che i clandestini abbiano gli stessi diritti dei cittadini statunitensi, ma senza nemmeno la metà delle responsabilità.

Il caso in questione coinvolge Heriberto Carbajal-Flores, un immigrato privo di documenti accusato ai sensi del 18 USC § 922, lo statuto federale che vieta agli stranieri illegali di portare armi o munizioni. Tuttavia, il giudice Coleman ha stabilito che questa legge, applicata a Carbajal-Flores, viola il suo diritto costituzionale di detenere e portare armi.

Il team di difesa ha sostenuto con successo che il governo non è riuscito a dimostrare in che modo lo statuto si allinea con la tradizione storica americana di regolamentazione delle armi da fuoco, un requisito stabilito dalla Corte Suprema nel 2022. Hanno sostenuto che il disarmo a vita basato esclusivamente sull’alienazione o sulla nazionalità non ha radici nella storia degli Stati Uniti. e tradizione.

Sorprendentemente, il giudice Coleman ha osservato che Carbajal-Flores non ha precedenti condanne per crimini, crimini violenti o reati legati alle armi. Ha anche riconosciuto la sua affermazione di aver ottenuto e utilizzato la pistola esclusivamente per autodifesa durante un periodo di disordini civili documentati.

Le implicazioni di questa sentenza sono profondamente preoccupanti

Estendendo le protezioni del Secondo Emendamento agli immigrati clandestini, la Corte ha effettivamente dato priorità ai diritti dei non cittadini rispetto alla sicurezza e all’incolumità dei cittadini americani. Si crea un pericoloso precedente che potrebbe portare a un’ondata di clandestini armati, compromettendo ulteriormente gli sforzi già tesi degli Stati Uniti per far rispettare l’immigrazione.

Inoltre, questa decisione solleva seri interrogativi circa la consistenza e la coerenza del sistema giuridico. Come si può giustificare la concessione del diritto costituzionale alle armi a coloro che hanno volontariamente violato le leggi sull’immigrazione, mentre i cittadini rispettosi della legge si trovano ad affrontare crescenti restrizioni alle libertà del Secondo Emendamento?

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