Ucraina, Crosetto: ‘Francia non parli a nome Nato, no invio truppe a Kiev’

Crosetto

“Francia e Polonia non possono parlare a nome della Nato, che fin dall’inizio è stata formalmente e volontariamente tenuta fuori dal conflitto. Portare truppe a Kiev significa fare un passo verso un’escalation a senso unico che cancellerebbe la strada della diplomazia. Non ha senso porre ora, dopo due anni di guerra, questo ragionamento”. Lo dice il ministro della Difesa Guido Crosetto in un’intervista a La Stampa.Sulla difficoltà di Kiev, la sproporzione nelle truppe e la denuncia di Zelensky di rifornimenti militari “troppo lenti”, Crosetto risponde:

“Sono temi rilevanti che ho sempre messo su ogni tavolo. Così come quello della conversione della Russia in un’economia di guerra, che la rende più attrezzata e agile della Nato nella produzione di armi. L’Occidente ha scoperto di avere una capacità produttiva molto inferiore rispetto a quella russa, e ha bisogno di tempo per invertire la rotta. Continuiamo a dare sostegno a Kiev, ma bisogna pensare a come aiutarli a riconquistare libertà, territorio e sicurezza anche in un altro modo: attivando con maggior forza le vie diplomatiche. Ora si sta muovendo il presidente turco Erdogan, incon- trando Zelensky. Mi auguro che su quel tavolo si possano fare passi avanti”.
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