Modena, studente accerchiato e picchiato da nordafricani vicino a scuola

Modena polizia

Un altro episodio di violenza si è verificato nei pressi della stazione delle corriere di Modena, purtroppo epicentro di diversi fatti di microcriminalità legati non solo allo spaccio, ma anche alla presenza di gruppi giovanili più volti coinvolti in azioni violente. Sfortunato protagonista dell‘incursione di un gruppetto composto da almeno una dozzina di minorenni è stato uno studente del liceo Muratori, che alle ore 8 si stava recando a scuola. Il 18enne è stato avvicinato da alcuni di questi ragazzi – descritti come di origine nordafricana – che gli avrebbero chiesto una sigaretta.

Dopo aver ricevuto un rifiuto, cinque di questi ragazzi avrebbero spintonato la vittima fino a bloccarla contro una siepe, tentando di immobilizzarla e nel frattempo colpendola con schiaffi e qualche calcio per cercare di rubare oggetti che aveva con sè, come il telefono o le cuffie. Nonostante i colpi e le minacce, lo studente è riuscito a divincolarsi e a trovare riparo all’interno della scuola.

A seguire, il fatto è stato riferito a tutti gli studenti del liceo, con una comunicazione della vicepreside all’interfono, per mettere tutti quanti in guardia rispetto al potenziale pericolo costituito da questo gruppetto di giovani – non appartenenti alla scuola – dall’atteggiamento particolarmente aggressivo. Sul caso indagano ora gli agenti della Polizia, cui la vittima si è rivolata dopo le lezioni.

“La sicurezza sappiamo che sta prendendo una piega negativa a Modena e che la zona della nostra scuola è pericolosa, con la stazione delle corriere vicina – ha commentato Matteo Zaccarelli, rappresentante di istituto el Muratori – Il sentimento del ragazzo aggredito, ma anche degli altri studenti, è di grande rabbia. La scuola è un luogo dove sentirsi al riparo e non è giusto che accadano cose di questo tipo. E’ inaccettabile che la situazione sia fuori controllo”.

Sul caso è intervnuta anche Fratelli d’Italia, con il presidente provinciale Ferdinando Pulitanò: “Si moltiplicano a Modena le aggressioni e le risse che vedono protagoniste indiscusse le baby gang. Ma nonostante la cronaca dia conto di un tema sempre più invasivo e pericoloso, soprattutto per giovani e giovanissimi, l’Amministrazione cittadina, probabilmente in vista delle urne ormai prossime, continua a sottovalutare e sminuire il fenomeno. Ne è prova l’ultima di una lunga serie di notizie, questa volta a nostro parere maggiormente grave essendo avvenuta proprio dinnanzi al Liceo Muratori”.

“Da anni segnaliamo come quella zona, tra il Novi Sad e la stazione delle corriere, sia poco sicura, nel 2020 facemmo una manifestazione al parco e portammo in seguito il nostro tour del degrado al Novi Park ma, anche in questa occasione, dalla sinistra ricevemmo solo sberleffi e nessuna risposta concreta. E’ evidente che se dei ragazzi si sentono abbastanza sicuri da poter aggredire in pieno giorno ed in una zona piena di persone un loro coetaneo, significa che pensano di poter agire senza incorrere in conseguenze e che quindi sanno che non incorreranno in sanzioni per le loro azioni. Ci chiediamo cosa debba ancora accadere perché si prenda veramente consapevolezza del problema e perché “qualcuno” faccia un “mea culpa” ed inizi a trattare la baby gang per quello che sono: delinquenti – aggiunge Pulitanò – E su questo vogliamo essere particolarmente chiari con il Sindaco: bisogna iniziare a chiamare le cose col proprio nome e quindi no signor Sindaco, i membri delle baby gang (termine che ancora ha difficoltà ad utilizzare) non sono “smandruppati”, sono “criminali” e per questo motivo la sinistra modenese si svegli e utilizzi gli strumenti che il Governo ha messo a disposizione e cristallizzati nel cosiddetto Decreto Caivano”.
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