Emergenza nucleare alla base di Aviano, il caso approda in Procura

base Aviano

Il caso delle armi nucleari ad Aviano approda in Procura

La Tavola per la Pace del Friuli Venezia Giulia ha denunciato il prefetto di Pordenone per non aver mai risposto alla richiesta di maggiori informazioni sui piani di emergenza nucleare alla base americana di Aviano. A comunicarlo sono stati gli stessi membri dell’associazione che ha più volte «sollecitato una risposta, fino a giungere a una formale diffida caduta nuovamente nel silenzio».

La prima istanza è stata presentata 26 settembre 2022

L’occasione è stata una “Richiesta di Piani d’Emergenza in caso d’incidente nucleare alla base di Aviano” giustificata con il «pericolo determinato dalla guerra in Ucraina che potrebbe provocare una ritorsione russa verso le basi nucleari di Ghedi (Brescia) e Aviano, pericolo reso assillante per lo scoppio della guerra in Palestina, e dal rischio di escalation dopo l’abbandono dei Trattati di prevenzione nucleare da parte delle potenze coinvolte».

Ad avvalorare la loro tesi sono state le varie esercitazioni programmate da Nato e Federazione Russa. Visti i conflitti in corso in Medio Oriente e in Ucraina si sono svolte proteste ad Aviano e Trieste «per segnalare che l’informazione dovuta per legge alla popolazione sul rischio nucleare viene negata». Per l’associazione «il segreto imposto per motivi di sicurezza, o in forza del segreto militare o di Stato, su notizie necessarie a una puntuale informazione non può estendersi alla conoscenza dei nuovi piani di emergenza nucleare militare, dovuti in base alle Direttive europee e al Decreto Legge 101/2020 – che aggiorna la DL 230 – né all’informazione in favore di Enti locali e popolazione sui rischi dovuti alla presenza di armi nucleari, con le relative misure di protezione in caso di incidente, attentato o atto bellico».

La richiesta di dettagli su questi argomenti non ha trovato risposte da parte del prefetto. Per questo referente di Tavola Pace FVG Alessandro Capuzzo ha dato mandato all’avvocato Pierumberto Starace di far partire la denuncia. Allo stesso tempo l’onorevole Bonelli ha presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri di Difesa e dell’Interno.
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