GOMA, 31 AGO – Almeno 48 persone sono morte e 75 altre sono rimaste ferite a Goma, nell’est della Repubblica democratica del Congo (Rdc), dopo che i militari sono intervenuti per disperdere una manifestazione di protesta contro la presenza delle Nazioni Unite nel Paese. Lo riferisce il sito di informazione congolese “Actualité”, che cita un documento interno delle Forze armate congolesi (Fardc). La manifestazione, non autorizzata, è stata duramente repressa prima del suo inizio, con immagini circolanti sui social che mostrano cadaveri impilati gli uni sugli altri e caricati su camion.
Il leader di opposizione ed ex candidato alla presidenza Martin Fayulu ha condannato l’accaduto. “Condanniamo la carneficina a Goma dei membri di un gruppo in rivolta contro l’insicurezza, perpetrata dai nostri elementi delle Fardc sotto il comando del governatore militare del Nord Kivu. I resti delle vittime sono stati trattati con il più grande diniego di umanità”, ha dichiarato in un post sul social “X” (ex Twitter).
#RDC: des corps empilés les uns sur les autres. Au moins 10 personnes ont été tuées le 30 août à Goma dans le cadre d’une manifestation à l’appel d’une secte contre notamment la présence de l’ONU. La manifestation interdite, a été réprimée par l’armée avant même qu’elle débute pic.twitter.com/ljDlES3asW
— Stanis Bujakera Tshiamala (@StanysBujakera) August 31, 2023
Nelle province orientali del Nord Kivu e dell’Ituri, le più soggette a violenze per i frequenti attacchi di gruppi armati, è in vigore da maggio del 2021 lo stato di assedio, misura rafforzata del nostro stato di emergenza che permette il trasferimento dei poteri dell’autorità civile a quella militare e l’estensione dei poteri di polizia. www.agenzianova.com