Finti immigrofili: refugees welcome, ma non a casa mia

Un giornalista chiede ad alcuni immigrofili, che vagano in strada ostentando il cartello “refugees welcome”, di annotare il loro indirizzo per “accogliere un rifugiato a casa sua”. La risposta è scontata, hanno inventato tutta una serie di scuse, “niente da fare, non a casa mia”
I buonisti progressisti non si smentiscono mai, né in Italia, né all’estero.