Madre e figlio disabile trovati senza vita in casa, forse morti di stenti

carabinieri scientifica

Barletta – A due giorni fa risale la scoperta dei cadaveri di Raffaella Angela Dimiccoli, 73 anni, e di suo figlio Michele Caporusso, 53 anni e alcuni problemi di salute. A trovarli morti era stato il marito e padre delle vittime, nella villetta di via Belle Arti, a Barletta. Il figlio aveva il volto in parte ustionato forse da una sostanza caustica, lei era riversa su un fianco, in stanze diverse. Non presentavano ferite evidenti, di alcun tipo.

Probabilmente erano morti da parecchio tempo, quattro o cinque giorni secondo la stampa locale. Infatti il padre e marito che ha trovato i due ormai morti era stato via per almeno cinque giorni, in campagna, con l’altro figlio. La procura di Trani ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. L’autopsia, prevista per sabato, fornirà informazioni molto utili agli inquirenti. Non sembrerebbero esserci elementi evidenti che facciano propendere per violenze di qualche tipo, ma nulla si può escludere per ora.

Una situazione di abbandono potrebbe essere lo sfondo della tragedia di via Belle Arti. Quel che emerge è una situazione di abbandono, privazioni e disagio familiare, nonostante la famiglia non avesse problemi economici di alcun tipo. L’odore nauseabondo proveniente dai locali al primo piano del civico 67, scrivere il Corriere della Sera, “non sarebbe soltanto legato allo stato dei corpi, ormai in decomposizione anche in ragione dell’eccessivo caldo degli ultimi giorni, ma anche da una situazione di scarsa cura degli ambienti.

Da tempo Raffaella Dimiccoli aveva smesso di intrattenere rapporti con suo fratello, rimanendo pressoché isolata. Anche i vicini la vedevano raramente uscire di casa. Nessuno però avrebbe mai immaginato per lei e per suo figlio disabile un così triste epilogo”. L’ipotesi che i due siano morti di stenti, soli in casa durante la soffocante ondata di calore che ha colpito il Sud Italia nei giorni scorsi, c’è.
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