Consulta, Sciarra: ‘custodi della Costituzione valorizzando il diritto UE’

Silvana Sciarra

Roma, 13 apr. (Adnkronos) – “I numerosi inviti che la Corte riceve, le richieste di avviare scambi di esperienze da parte di altre Corti, non solo europee, rappresentano un segnale di vitalità e di dinamismo. Questa istituzione di garanzia mantiene la sua funzione di custode della Costituzione anche quando sviluppa una coerenza sempre più solida nel valorizzare i parametri europei e convenzionali, integrandoli con quelli nazionali”. Lo ha affermato la presidente della Corte costituzionale, Silvana Sciarra, nella relazione sull’attività della Consulta del 2022, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Ecco dunque -ha aggiunto- la prima immagine che intendo evidenziare, quella di una Corte costituzionale vigile e al tempo stesso permeabile, dinamica, proiettata in universi ordinamentali più ampi, sulla scorta delle clausole di apertura all’Europa e al mondo previste dalla nostra Costituzione”.

“La metafora della rete, sovente usata per descrivere le connessioni fra Corti, il loro interloquire su temi comuni, rende assai bene l’idea -ha detto ancora Sciarra- del fitto scambio di informazioni e delle iniziative prese dalla Corte costituzionale italiana, parte attiva nella rete delle Corti dell’Unione europea e in quella del Consiglio d’Europa”. La presidente della Consulta ha quindi elencato una serie di sentenze espressione di “una giurisprudenza consapevole dell’espansione di orizzonti che il diritto dell’Unione europea offre, anche quando impone limiti agli interpreti nazionali“. Quindi, senza nulla togliere alla tipicità del processo costituzionale, le tecniche argomentative possono arricchirsi e gli orizzonti di tutela dei diritti possono espandersi”.

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One thought on “Consulta, Sciarra: ‘custodi della Costituzione valorizzando il diritto UE’

  1. La corte “mantiene la sua funzione di custode della Costituzione anche quando sviluppa una coerenza sempre più solida nel valorizzare i parametri europei e convenzionali, integrandoli con quelli nazionali”. Tradotto: ci mettiamo d’accordo e collaboriamo per rendere costituzionale tutto il ciarpame normativo di provenienza della commissione UE o del Parlamento e li incastriamo con la forza nei singoli regolamenti nazionali.

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