Evasione fiscale cooperative, intercettati: ‘c’è un marocchino per dargliene una?’

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Milano, 28 mar. (Adnkronos) – Società intestate a prestanome su cui far gravare tutti gli oneri contributivi e fiscali con danni per l’Erario, per i lavoratori e le imprese legali e con enormi profitti illeciti per gli autori delle frodi. Era questo lo schema ideato dall’organizzazione italo-cinese smantellata dalla procura di Milano. In un’intercettazione, centrale il ruolo dei trojan nell’inchiesta, c’è Salvatore Bordo, ritenuto al vertice del gruppo, che parla con altre due persone di cui uno suggerisce di non disfarsi di una cooperativa per non destare controlli.

“Ti dico già che non ci conviene metterla in liquidazione…la lasci ferma come tutte le altre cooperative che avevamo lasciato morte a suo tempo perché appena le metti in liquidazione, ti arriva un …(parola incomprensibile)”. Bordo replica: “e se c’è un marocchino, gliela do, la porta via. Non c’abbiamo qualche marocchino?” per la cooperativa.

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