Letta: “il periodo più brutto della mia vita”

Letta senza simbolo Pd

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“Quanto è difficile, stavolta. In alcuni momenti temo che il partito possa implodere e non tenere fino a marzo. È il periodo più brutto della mia vita”. Non ne fa più mistero ormai Enrico Letta della deriva che ha intrapreso il Partito Democratico. Anzi, lo ammette, pubblicamente, in un’intervista con La Stampa. Eppure, nonostante l’amara realtà dei fatti – la scelta del nuovo leader è slittata all’anno nuovo, esattamente al 12 marzo 2023 – l’attuale segretario dem non ci sta e prova ad accelerare i tempi sul congresso, su cui starebbe già lavorando.

“Vorrebbe una campagna congressuale all’altezza della crisi che investe il partito (e il Paese) ma non sembra aver grande voglia di tornare in battaglia. Molte cose lo hanno deluso nei giorni successivi al voto, ed altre lo stanno sorprendendo adesso. I capannelli tra capicorrente. Certe candidature del tutto inattese. E le divisioni, ancora, tra ex comunisti ed ex democristiani, storie politiche esaurite trent’anni fa. I soliti giochini, insomma. La ricorrente tentazione di decidere nelle segrete stanze, perché va bene le primarie, ma intanto mettiamoci d’accordo su chi le deve vincere”, così si legge su La Stampa. Non a caso, nei sondaggi, rispetto al risultato del 25 settembre, il Pd ha subito un calo di tre punti percentuali, venendo sorpassato anche dal Movimento 5 Stelle. Un crollo importante in un mese e mezzo, a cui Letta – “quasi soffocato dal peso di una sconfitta alle elezioni che sente oltremodo sua” – non vede via d’uscita. [liberoquotidiano.it]

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