Accordo tra Letta e Calenda? E’ già battaglia nel centrosinistra

Letta e Calenda

Guerra totale nel centrosinistra o presunto tale. Già, il nodo delle alleanze è ben lontano dall’essere sciolto. In mattinata Carlo Calenda, rivolgendosi a Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli – leader rispettivamente di Sinistra Italiana e dei Verdi, che in precedenza in questa intricata battaglia navale avevano attaccato mister Azione – aveva detto che “per loro non c’è posto”. Parole pesanti, definitive, soprattutto alla luce del fatto che Enrico Letta e il Pd stanno trattando per coinvolgerli in coalizione, il tutto alla luce del sole. Certo, i cespugli verrebbero tagliati fuori dal patto sui collegi uninominali (in cui Calenda ha già strappato una clamorosa quota di poltrone, pari al 30%), ma resterebbero in coalizione.

Letta e Calenda

Ma come detto, Carlo Calenda dice “no”, tiranneggiando il Nazareno dall’alto del suo 5% (forse). Dopo quello della mattina, ecco quanto fatto trapelare fonti di Azione, che fanno sapere come “la tensione di queste ore nasce dalla constatazione che di fronte ai continui attacchi personali di Bonelli e Fratoianni, alla continua messa in dubbio dell’agenda Draghi e al voto contrario all’allargamento della Nato di Fratoianni, il Pd non ha preso posizione“. Un durissimo attacco a mister “tentenna”, ovvero Enrico Letta. Quel “il Pd non ha ancora preso posizione” fa il rumore di un tuono. Letta deve prendere posizione in difesa di Azione e Carlo Calenda, altrimenti… Ecco, l’altrimenti è tutto da scrivere, ma la sensazione è che il patto tra Letta e Calenda possa saltare, subito, alla velocità delle luce.

In mattinata, Dario Franceschini aveva provato a fare da paciere tra le parti in causa dopo gli attacchi di Sinistra Italia e Verdi ad azione: “Fermatevi!”, aveva chiesto appellandosi ai leader coinvolti. E secondo voi Calenda si è fermato? Risposta scontata, niente affatto: “Dario, il terzismo alla volemose bene con noi non funziona. Avete firmato un patto. Nato rigassificatori, equilibrio di bilancio, revisione rdc, agenda Draghi. Dall’altro lato c’è una dichiarazione al minuto contro tutto questo. Chiarite. Punto”, ha replicato a Franceschini con i consueti toni che potremmo eufemisticamente definire decisi.  liberoquotidiano.it

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