Maresciallo Marco Billeci: lettera di commiato

Marco Billeci

Marco Billeci, è il maresciallo dei carabinieri che ha lottato contro il Covid e che non ha voluto vaccinarsi perché, con un polmone che funziona solo al 50% e avendo riportato gravi danni al cuore dopo la malattia, sarebbe stato esposto alle reazioni avverse del siero. Eppure non era stato esonerato dall’obbligo vaccinale. Contagiato mentre era in servizio tra Lodi, Bergamo e Codogno, è stato sottoposto a una terapia sperimentale e ne è uscito malconcio, ma vivo.

“Com’è possibile che una persona con problemi così rilevanti al cuore sia idonea alla somministrazione di un farmaco che ha tra gli effetti collaterali la miocardite e la pericardite?”, chiedeva un anno fa?

Ora Marco Billeci è stato congedato per motivi di sevizio. Ecco la sua lettera di commiato.

È con emozione altalenante, un misto fra gioia, serenità e malinconia, che vi comunico che oggi, 15.7, è stato il mio ultimo giorno di servizio. Sono stato infatti congedato poiché inidoneo permanentemente al SMI per causa di servizio.

Mi congedo dopo 17anni 7mesi 27 giorni di onorato servizio, con oltre 500 arresti in flagranza all’attivo, cicatrici e fratture a riprova del non essermi mai tirato indietro.

Ma ciò che lascio sono quasi 18anni di amicizie, di fratellanza, di spirito di sacrificio. Infatti, nonostante tutto, non riesco a non avere che parole di ringraziamento verso tutto e tutti.

Sono stati quasi 18anni splendidi, non rimpiango nemmeno un giorno: dal 18.11.2004, da allievo carabiniere ausiliario del 269 corso, al 44mo integrativo, all’11mo Biennale Marescialli…

Dalla scuola allievi di Benevento, alla stazione cc di Prato, al corso int.vo a Campobasso, il tirocinio alla stazione di Pachino, il corso a Velletri in 1a Compagnia, il tirocinio a Oleggio, il secondo anno alla Baldissera, i 2 anni (SPLENDIDI!!!) al 5° BTG Bologna, la missione ad Haiti, gli anni alla Staz. CC Palermo Mezzo Monreale, gli anni (BELLISSIMI!!!) alla CIO Firenze e fino a quel benedetto 12.03.2020 e a tutto ciò che mi ha stravolto e cambiato la vita, fino al reimpiego al Nucleo Comando a Prato, fino al congedo di oggi…

GRAZIE A TUTTI I CARABINIERI CHE HO INCONTRATO LUNGO QUESTO SPLENDIDO CAMMINO, fatto di sacrifici, sudore, lacrime, sangue (nel vero senso della parola), di panini e pizze al volo, di nottate, di sonno perso… Di amici che sono andati altrove, di altri che ci hanno proprio lasciato anzi tempo… Di risate, di condivisione, di essere un tutt’uno…

Questo lo porterò SEMPRE con me, me lo avete tatuato sul cuore, tutti voi che ho incontrato, fra una battuta e l’altra, una pattuglia ed un servizio, una discussione o confronto, per quanto acceso… Mi avete preso appena 18enne e mi avete fatto diventare l’uomo che sono oggi… Per questo il GRAZIE, doveroso e sentito, ci sarà sempre!!!

Questa malinconia è mista a gioia e serenità, quelle di essere tornato LIBERO, quella sensazione di libertà data dal fatto di non dover più sottostare a leggi e regolamenti che, per quanto sacrosanti e legittimi, spesso facevo fatica a capire, a trovarne la logica…

Chi mi ha conosciuto, lavorativamente parlando, sa quanto ho dato ed ho cercato di fare per migliorare sempre, per fare il massimo, non tanto per far andare bene le cose ma, quanto meno, per farle andare meno male

Ecco, questo non mi mancherà: il dover dire SIGNORSÌ anche a cose che sai benissimo essere inutili, storte, nate male, a volte anche controproducenti ma “UBI MAIOR MINOR CESSAT”, “si è sempre fatto così”, “ma chi te lo fa fare” e via discorrendo…

Questo l’ho sempre combattuto e visto che non ero più in grado di contrastare ciò né fisicamente nè per la nuova “funzione”, ho accettato che tutto finisse…

Perché sono sempre stato convinto che quando un qualcosa si “rompe” è inutile stare lì a rincocciarlo ogni volta… Si finisce in un’agonia, lenta ed inesorabile, che porta a rovinare il rapporto ed a guastare i ricordi…

E siccome di questi quasi 18anni ho dei ricordi SPLENDIDI, di eventi SPLENDIDI ma soprattutto di PERSONE SPLENDIDE, non volevo che niente li guastasse!!

Meglio la parola FINE, per quanto malinconica, che una lenta agonia (e in 23 anni sarebbe stata moooolto lunga ).

Vi auguro ogni bene e spero che ognuno di voi possa provare, almeno per un giorno, un po’ di quella bellissima emozione che mi ha accompagnato in questi quasi 18anni!!

Lottate sempre per ciò in cui credete, non fermatevi mai davanti a questo o a quel superiore o magistrato, siate sempre nel giusto e se lo credete davvero, non demordete!

Ricordatevi che il nostro vero datore di lavoro è il CITTADINO ed è a lui che dovete rendere GRAZIE ogni giorno, anche quando sbaglia ed è da arrestare.

Non permettete all’ignavia di impossessarsi di Voi, MAI!!!

SIATE SEMPRE VIVI!!

E RICORDATEVI SEMPRE CHE:
SIAMO SERVITORI, MAI SERVI!

PER SEMPRE UNO DI VOI,

MAR.CA. MARCO BILLECI.

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