Letta: “follia pronunciare la parola ‘crisi di governo'”

letta draghi

“Oggi incredibilmente in Italia ci sono venti di divisione, ultimatum, discussioni politiche tra i partiti. Francamente ha dell’incredibile, visto da qui, che in Italia ci sia un ultimatum su catasto, sulla delega fiscale, sulla fine del governo”, che si dica “usciamo dal governo, blocchiamo tutto. È surreale, lo dico molto francamente”. Lo ha detto stamattina a Bruxelles il segretario del Pd, Enrico Letta, incontrando i giornalisti al Parlamento europeo dopo un colloquio con la presidente dell’Assemblea Roberta Metsola.

“È surreale, con quello che sta succedendo – ha continuato Letta, in riferimento all’invasione russa dell’Ucraina in corso -, che in Italia ci siano partiti politici che pensano di essere in una normale fase di dialettica. Siamo in una situazione nella quale c’è bisogno veramente che le priorità siano al loro posto giusto: in questo momento la priorità fondamentale è l’unità del Paese attorno al governo Draghi, ed è l’unità dei paesi europei”.

“Io credo – ha sottolineato il segretario del Pd – che sia fondamentale in questo momento che tutti i paesi europei chiedano a livello internazionale una tregua, un’iniziativa straordinaria che parta dal voto delle Nazioni Unite di ieri; il voto dell’Assemblea generale è stato incredibile, se riflettiamo sul fatto che quando ci fu l’annessione della Crimea, otto anni fa, le Nazioni Unite si espressero su quella aggressione con 100 paesi contro 11 che la condannarono. Questa volta 141 paesi hanno votato contro” l’aggressione all’Ucraina “e soltanto cinque, tra cui Bielorussia e Russia, hanno votato a favore. C’è chiaramente un rovesciamento della situazione, una volontà collettiva di bloccare questa follia”.

Crisi di governo follia

“Io credo che questo debba essere il punto. E – ha insistito Letta – faccio un appello a tutta la politica italiana, a tutti i partiti italiani: questo è il momento in cui l’Italia deve essere unita politicamente: sarebbe semplice follia anche solo pronunciare la parola crisi di governo, per il catasto, in questo momento in Italia. Sono parole surreali, non le voglio nemmeno pronunciare perché è una cosa assurda”.”Il fatto soltanto che si debba parlare di questo dà l’idea di questa asimmetria di priorità, di questo sfasamento rispetto alle prospettive. La nostra gente – ha ricordato il segretario del Pd – e angosciata per la guerra, vuole che la guerra finisca. Il popolo ucraino deve essere libero, deve essere liberato da questo giogo, e credo – ha concluso – che questa debba essere oggi la priorità di tutti noi”.  ASKANEWS