“C’è una propaganda per ridurre o tradurre il dissenso a fascismo, facendo l’equazione No Vax uguale fascisti, una propaganda molto attiva”. E’ quanto osserva Carlo Freccero, commentando all’AdnKronos gli sviluppi dell’inchiesta sui messaggi Instagram e sul ruolo di Forza Nuova nel movimento dei No Vax. Freccero ricorda che “i fascisti di Forza Nuova hanno una consistenza elettorale pari allo 0,2% mentre sommando le presenze nelle piazze di protesta si arriva a milioni di persone…”.
Oltretutto, aggiunge Freccero, “emergono anche dipendenze dei vertici neo-fascisti da servizi segreti stranieri, mentre lo stesso leader ha dichiarato che il famigerato e vergognoso assalto alla Cgil era stato tollerato dalle forze dell’ordine e che lo stesso ministro dell’Interno sembra che ne fosse al corrente. In ogni caso, gente come me o come Cacciari è di sinistra, non è certo fascista… quindi l’equazione fra No Vax e neofascisti va assolutamente respinta: attenti a non fare di tutta l’erba un ‘fascio’…”.
Quanto alle disposizioni predisposte dal Governo in tema di misure anti Covid, Freccero protesta: “Il Green Pass, con la riduzione della durata dei vaccini e dei tamponi, diventerĂ il riferimento centrale delle nostre vite: per ‘vivere’, passeremo le nostre vite continuamente a rinnovarlo. Chi non ce l’ha, non potrĂ fare nulla, restando in isolamento e discriminato a vita; chi invece ce l’ha, vedrĂ ruotare tutta la sua vita intorno al green pass, che diventa così una nuova carta d’identitĂ , un nuovo passaporto, una nuova patente, una nuova tessera sanitaria e, come le chiavi di casa, guai a dimenticarselo!”.
Per Freccero, “lo scopo è quello di aprire il controllo sui cittadini. Se guardiamo oltre, al prossimo futuro, è chiaro che questo controllo è l’ossessione del nuovo Potere di fronte alla complessitĂ della societĂ futura”. E l’alternativa, quale potrebbe essere? “La democrazia”, risponde Freccero, “quella che non c’è piĂą, superata dagli esecutivi tecnocratici e dalla tensione a un governo europeo, a un nuovo ordine mondiale”.
Spiega in tal senso Freccero: “Io non mi fermo mai al presente, ma sono stato abituato ad analizzare il presente guardando al futuro. Del resto, sono della generazione di Piazza Fontana e non mi fermo alla tragica vicenda ma mi chiedo perchĂ© sia avvenuta e cosa nascondeva: sono della scuola del sospetto…”.  (di Enzo Bonaiuto – ADNKRONOS)
Piazza LibertĂ : 'La propaganda' di Armando Manocchia
