Vaccinazioni di cortesia, c’è ancora chi si stupisce…

Vero o falso? E perché non essere più precisi?
“Non posso fare i nomi perché sarebbe un’infamia“, dice il prof. Alessandro Meluzzi ai microfoni di Fabio Duranti e Francesco Vergovich, “ma in criminologia, quando ci sono dei sospetti indotti in un pettegolezzo e ci sono tre indizi, tre indizi formano quasi una prova.

Vaccinazioni di cortesia

Nelle mie frequentazioni personali“, dice, “ho avuto almeno tre notizie di questo tipo: un paziente eccellente, cioè un uomo molto ricco e molto potente, un uomo delle forze dell’ordine – mia fonte giornalistica – e un politico, tra l’altro anche membro della mia Chiesa ortodossa. Mi hanno confessato in tre modi diversi (uno come paziente, l’altro come fonte e l’ultimo come membro della mia chiesa in un colloquio) che avevano ricevuto un falso vaccino e se io ero interessato a fare questa cosa“.

Il fracasso scaturito dalle parole dello psichiatra e criminologo Alessandro Meluzzi nel corso di una conferenza organizzata dall’associazione Salute Attiva lo scorso 15 luglio sulla possibilità che vengano offerte soluzioni placebo spacciate per vaccini, ha risuonato sul web scatenando le critiche da parte delle testate online mainstream.

Vaccinazioni di cortesia, notizia etichettata come bufala

La notizia è stata subito etichettata come bufala senza neanche il tempo di specificare o no quanto siano effettivamente possibili eventuali truffe legate ai vaccini anti-Covid, ma in diretta a “Un Giorno Speciale” Meluzzi non ha smentito quanto affermato al convegno: “Buona parte di quelli che si sono vaccinati – ha detto Alessandro Meluzzi alla platea – da una certa sfera in avanti, hanno fatto falsi vaccini. Lo hanno proposto anche a me“.

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