L’ex primario Daniele Giovanardi: “Libertà di scelta sulla salute”

Daniele Giovanardi
foto lapressa.it

di Stefano Montanari – Daniele Giovanardi: cognome e nome come usa in tutte le italiche burocrazie, scolastica inclusa.
Daniele era un mio compagno di liceo. Non eravamo nella stessa classe. Lui, più giovane di me di sei mesi, era un anno più indietro, io nella sezione B, lui in quella D del liceo scientifico Alessandro Tassoni di Modena insieme con il suo gemello Carlo, che, poi, sarebbe diventato ministro.

Atleta eccellente, dieci volte nazionale con una partecipazione come staffettista della 4 x 400 all’Olimpiade del ’72, non ricordo di avergli mai parlato, nemmeno quando, poi, laureato in Medicina, diventò primario del Pronto Soccorso del Policlinico di Modena.

Daniele Giovanardi sempre coerente

Per quanto, da ospite della città, mi arrivava, Daniele fu sempre coerente con se stesso, con il suo cattolicesimo e, soprattutto, con la sua coscienza, una coscienza che non ammetteva eccezioni.

Inevitabilmente, all’arrivo della “pandemia”, Daniele prese educatamente la sola posizione che può assumere chi ha studiato, ha capito ciò che ha studiato e ubbidisce alle leggi della morale. Inevitabilmente, chi, in tutti i sensi, sta dall’altra parte, in mancanza di qualunque argomento ma forte di una ribalta assicuratagli da chi ha interesse a farlo, lo insulta, etichettandolo babbeo.

Con gentilezza, Daniele Giovanardi risponde: https://www.mag24.es

Molto in breve, Daniele pretende ciò che spetta a lui come a chiunque: il diritto di fare della propria salute ciò che si sceglie liberamente, per di più, lui, con un’esperienza maturata in quarant’anni di pratica medica senza sponsor.

Nel frattempo, lasciando da un canto le esibizioni dei soliti guitti, l’Europa dei 27 (ovviamente al netto del Regno Unito saggiamente liberatosi) comunica che i morti da vaccino sono 17.503 e i danneggiati sono un milione e settecentomila, di cui almeno la metà lo sono in modo grave. Gli statunitensi, poi, con il loro VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System) pubblicano che, limitatamente agli USA, gli eventi avversi sono 438.440, i ricoveri ospedalieri 26.818, le persone rese disabili 7.463, le miocarditi 2.200, gli aborti spontanei 985, mentre a lasciarci la vita sono stati 9.048.

Senza entrare in sottigliezze che coinvolgono la biologia, la farmacologia e l’epidemiologia, sottigliezze che forse annoierebbero il Lettore e, comunque, non sarebbero comprese da chi sentenzia e minaccia dai vari pulpiti, è impossibile non interrogarsi: a fronte di che cosa si accettano acriticamente situazioni del genere? Come è possibile che nessuno costringa i “vaccinatori” a rispondere dell’asserzione che quei prodotti sono “sicuri ed efficaci”?

Come è possibile che, a livello planetario, viga una vera e propria licenza di uccidere in base alla quale nessuno risponde dei danni, danni fino alla morte, dichiaratamente imputabili a prodotti di composizione in grandissima parte ignota, e, nella migliore delle ipotesi, sperimentali, con l’aggravante di essere somministrati con la violenza, incuranti della cosiddetta “buona pratica medica”?

E i medici? E gl’infermieri? E i farmacisti? Beh, molti di loro rifiutano di farsi inoculare quei preparati. Quanti, non è dato sapere, così come non è dato sapere quali siano i numeri reali relativi alle reazioni avverse. La censura è severissima ad ogni livello, e il sospetto è che quanto trapela ufficialmente sia, e non di poco, ritoccato al ribasso. Resta il fatto che chi è impegnato nel sistema sanitario non può non conoscere i rischi cui andrebbe incontro se fosse “vaccinato” (virgolette d’obbligo, non trattandosi di vaccini). Se, come si minaccia, i “ribelli” fossero radiati o anche solo sospesi, prendersi cura dei malati, di qualunque malattia si tratti, anche se la “pandemia” ha cancellato dalle menti la quasi totalità del contenuto dei libri di patologia, sarebbe di fatto impossibile.

Insomma, ci si è cacciati in un vicolo cieco, e la sola maniera per uscirne è infischiarsi delle conseguenze: continuare a mentire su tutto il fronte, inventando numeri, cancellando le terapie efficaci e costringendo all’impiego di contromisure che, nella più favorevole delle circostanze, non servono ad altro che ad occupare letti nelle terapie intensive.

Dopotutto, il signor William Henry (Bill) Gates III, noto filantropo figlio di uno dei fondatori della gloriosa Planned Parenthood, è stato chiaro: la popolazione va sfoltita.

Stefano Montanari

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One thought on “L’ex primario Daniele Giovanardi: “Libertà di scelta sulla salute”

  1. Tutti si indignano quando una persona in penetenziario USA viene ucciso con una iniettando un intruglio fattale
    Oggi nessuno protesta per tutti i morti (9040) a causa dei vaccini, anzi i medici si sono prestati, ad eseguire la vaccinazione. Ma non provano rimorso se una persona sana, giovane muore in quanto senza green pass non può andare in discoteco a afrsi un viaggio.

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