Migranti, governo spagnolo accusa il Marocco di ‘aggressione e ricatto’

militari ceuta

Il governo spagnolo ha nuovamente alzato i toni contro il Marocco, accusandolo di “aggressione” e “ricatto” per l’arrivo di oltre 8mila migranti da lunedì a Ceuta, enclave spagnola situata sulla sponda africana del Mediterraneo. L’afflusso di questi migranti dal vicino Marocco “è un’aggressione non solo ai confini spagnoli, ma anche ai confini dell’Unione Europea”, ha denunciato alla radio pubblica la ministra spagnola della Difesa, Margarita Robles, denunciando un “ricatto” del governo di Rabat e accusandolo di “utilizzare minori”.

E aggiunge: “Non accetteremo alcun tipo di ricatto né che si metta in discussione la nostra integrità territoriale”. Intanto, il rafforzamento dei controlli da parte delle guardie marocchine sul proprio lato della frontiera, dopo circa 48 ore di sostanziale passività – in contemporanea ai segnali di forte tensione diplomatica fra Rabat e Madrid – ha portato a un alleggerimento della pressione migratoria.

Migranti, Ong esprimono preoccupazione

Mentre c’è chi elogia la reazione a questa crisi del governo socialista Pedro Sànchez – lo fanno ad esempio esponenti della destra italiana, che chiedono misure simili in patria – diverse Ong operative in Spagna esprimono “preoccupazione”.

“Si stanno mandando indietro molte persone in virtù di un accordo fra la Spagna e il Marocco che permette i respingimenti express, contrari al diritto internazionale, denunciano la Commissione spagnola di aiuto al rifugiato e altre organizzazioni. www.rainews.it

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