Germania cerca soldati da arruolare, ira della Caritas

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Dal 2012, anno in cui è stata abolita la leva obbligatoria, la Germania ha un problema non da poco con il suo esercito: mancano candidati per arruolarsi tra i suoi ranghi. Nel 2020, più di 20mila posti sono rimasti vuoti, e questa carenza di personale si è fatta sentire anche nella gestione della pandemia di Covid-19. Cosa fare? Una prima risposta il governo la sta provando a dare con un programma di reclutamento incentrato su un’offerta non da poco: la garanzia di non venire dislocati all’estero.

Il tuo anno per la Germania – Il programma si chiama “Heimatschutz” (Sicurezza nazionale) e di fatto adatta il servizio di volontariato presso l’esercito alla crisi in corso: le reclute dovranno occuparsi esclusivamente della sicurezza domestica e della gestione delle crisi sanitaria. Tutti coloro che decideranno di arruolarsi con questo nuovo gruppo non saranno inviati in missioni estere e saranno a disposizione del Paese per un anno, chiamato “il tuo anno per la Germania”. Inoltre, le autorità hanno garantito che si impegneranno a schierare i militari il più vicino possibile alle loro case di residenza.

La Germania cerca soldati da arruolare

In questo modo Berlino spera di allargare le fila dell’esercito. Inoltre, secondo la ministra della Difesa Annegret Kramp-Karrenbauer la Heimatschutz darà ai giovani “l’opportunità di difendere e proteggere la Patria”. Secondo la ministra, nonostante ci siano “molti giovani interessati a una carriera nelle forze armate”, molti di loro “non vogliono impegnarsi troppo”. Nonostante il nome simile, la nuova forza non è omologa al Dipartimento di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti. Come spiega il Telegraph, il suo lavoro dovrebbe concentrarsi in gran parte sul soccorso in caso di disastri e la gestione di crisi come la pandemia di coronavirus.

La mancanza di reclute – Con la fine della leva obbligatoria, sempre meno giovani hanno intrapreso la strada militare. Ursula von der Leyen, ora presidente della Commissione europea, ha cercato di affrontare la questione durante il suo mandato di ministra della Difesa . Von der Leyen aveva addirittura offerto asili militari e orari di lavoro flessibili per i soldati. Ma le misure, contestate da molti, hanno fatto poco per affrontare la carenza di truppe. L’attuale ministra Kramp-Karrenbauer ha adottato un approccio diverso, concentrandosi su un fattore che potrebbe aver reso meno attraente la leva: le missioni militari tedesche all’estero.

La questione delle missioni militari all’estero – Le missioni militari in Germania sono una questione controversa. L’esercito tedesco, la Bundeswehr, fu fondata come forza puramente difensiva dalla Germania occidentale nel Dopoguerra e inizialmente partecipò solo a missioni umanitarie all’estero. Non ha preso parte alle operazioni militari al di fuori dei Paesi della Nato fino al 1991. Ma negli ultimi anni le missioni estere si sono moltiplicate e le forze tedesche hanno prestato servizio in Afghanistan, in Siria e in Iraq. Secondo alcuni esperti del ministero della Difesa, sarebbero proprio queste missioni a ridurre l’appeal della divisa. Per questo, coloro che si uniranno alla nuova Heimatschutz saranno utilizzati per colmare le lacune nele truppe stanziate in Germania quando il personale regolare è in servizio all’estero.

Le critiche della Caritas – La nuova forza è sotto il fuoco dei critici che dicono che sta usurpando il ruolo dei servizi di volontariato civile esistenti in Germania, tanto più che l’anno di naia è pagato decisamente meglio di quello presso ong e altre organizzazioni civili. “I servizi di volontariato sono una prerogativa della società civile, non dello Stato”, ha detto Peter Neher, presidente della Caritas tedesca.

Anche il nome della nuova forza ha suscitato qualche polemica. “Heimat”, la parola tedesca per patria, è più spesso associata all’estrema destra ed è una delle favorite del partito Alternativa per la Germania (Afd). “Non vogliamo lasciare il termine agli estremisti di destra, permettendogli di abusarne, piuttosto vogliamo riprenderlo per il centro democratico”, ha detto Kramp-Karrenbauer. “La Patria non è solo un luogo. È qualcosa che si porta nel cuore”, ha tenuto a ricordare.

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