Parafrasando i Greci: “Libertà o morte!”

di Danilo Quinto – –  “Libertà o morte!” – Quando nella Prima Repubblica si succedevano i Governi che sommavano esperienze partitiche diverse, gli uomini che li formavano erano dotti, colti, nelle loro diversità di pensiero. Non si oltraggiavano, ma si trattavano con rispetto. Non si insultavano. Le loro parole avevano un valore, una dignità. Ogni Governo era un “minestrone”, ma si poteva vedere e distinguere ogni parte che componeva l’insieme.

Oggi, dietro la “responsabilità”, l’”unità nazionale” (se mai l’Italia è stata una Nazione!), il Governo dei “migliori” (nato per eliminare il diritto al voto e per fare andare Brunetta, Carfagna e Giorgetti al Governo, oltre a Colao e per lasciare ai loro posti Di Maio e Speranza, oltre che il beneamato commissario Arcuri), si cela un impasto di male e di bene, dove è impossibile trovare un’identità, perché ciascuna è negazione dell’altra.

Tutto si tiene per ossequiare l’Europa, il grande carnivoro, che riesce ad annullare (con il concorso determinante di poteri inquietanti e torbidi, fino ad ora “nascosti” e che ora agiscono senza più pudore) le anime e i corpi degli individui che ne formano i popoli, in nome di uno pseudo interesse (o fratellanza) Universale. Personalmente, di “Universale” conosco solo Dio, Uno e Trino. Il resto, tutto il resto, è menzogna. Viviamo nella menzogna, senza rendercene neanche conto, per l’ignoranza alla quale il “popolo” è stato indotto per troppi decenni – dal dopoguerra ad oggi – e per il disprezzo dei principi della morale e dell’etica, che sono stati sostituiti dai singoli interessi universali. La menzogna potrà essere sconfitta dalla Verità, solo quando tutto il Male si manifesterà. Allora, e solo allora, interverrà Nostro Signore e separerà definitivamente il Bene dal Male.

E’ facile prevedere che il Governo Draghi – nato dalla primaria esigenza di usufruire dei 209 miliardi di prestito che l’Unione europea ha deciso di elargire all’Italia – continuerà l’opera che finora è stata condotta e la rafforzerà.

Sul piano economico, si lasceranno fallire centinaia di migliaia di imprese, non utili al “disegno” della transizione ecologica, che è lo strumento ideologico per sovvertire la realtà che conosciamo del lavoro e della vita sociale; si interverrà sulla proprietà privata e si lasceranno marcire milioni e milioni di persone nella miseria, elargendo loro solo sussidi per la sopravvivenza.

Sul piano sanitario si continuerà nella scellerata politica condotta da un anno a questa parte, che mira al non riconoscimento attraverso l’uso delle mascherine, al distanziamento e all’isolamento sociale (“arma” indispensabile al potere), alla mancanza assoluta di indicazioni sulle cure domestiche per evitare le ospedalizzazioni, alla forsennata campagna per il pseudo-vaccino a mRNA, che in base ai dati del Database europeo ha già prodotto in Italia (primo tra i Paesi europei) 8.741 eventi avversi.
Il potere politico odierno concentra la sua azione sulla persona umana, privandola del suo bene primario, esiziale: la libertà. In nome della salute, vengono abrogati i rapporti umani, le relazioni tra le persone e tutti i diritti fondamentali. Chi ha mai asserito nella storia dell’umanità che la salute deve prevaricare, come bene assoluto, la libertà? Quando una bestia cade in trappola, preferisce tagliarsi un arto pur di poter vivere libero. La persona umana vale meno di una bestia?

Al grido “Libertà o Morte”, i greci del 1821 riuscirono a liberarsi dal feroce dominio dell’impero ottomano. Dopo due secoli, in questo nostro mondo, in questa nostra Italia, è da considerare esaurito il desiderio della libertà?

Chi partecipa al Governo Draghi non ha a cuore la libertà. Questi “personaggi” vivono una specie di “rappresentazione pirandelliana”: vogliono far apparire quello che non sono. Vivono loro stessi “ingabbiati” e vogliono – come chi li ha preceduti -che le gabbie riguardino tutti, aiutati dalla falsa informazione, che da troppi anni anestetizza le menti e che nell’ultimo anno ha superato se stessa. Quando ci ricorderemo di pensare, allora ci sveglieremo, la nostra coscienza dirà al nostro cervello di agire, chiederemo a gran voce la libertà e torneremo ad essere consapevoli che la persona umana, senza libertà di autodeterminazione, non ha motivo esistere.
Libertà o Morte! Sì, perché meglio morire che vivere in cattività.

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