Campania, cercasi 450 medici disperatamente. Speranza e company, vergogna!

di Antonio Amorosi – – Siete una vergogna! Fossi in voi scaverei una buca e mi ci seppellirei dentro! Ieri sera tutte le reti nazionali passavano l’appello disperato del governo: cercasi “450 medici volontari, specializzati, da destinare alla Regione Campania per la gestione dei casi di Covid-19”. 450 medici! E il bando scade oggi alle 12:30, come si può leggere dal sito della Protezione civile. Solo ora si scopre che gli ospedali campani sono al collasso e la sanità è in ginocchio? Non si poteva predisporlo prima, disegnando scenari tra cui questo più che possibile?

Il bando prevede il reclutamento di 150 specializzati in Anestesia e Rianimazione, 100 in Malattie Infettive, 100 in Malattie dell’Apparato Respiratorio e 100 in Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza. Manca un po’ tutto e vanno bene anche i medici in pensione! Si precisa che “il compenso orario della prestazione è pari a 45,00 euro lordi… ogni altro onere eventualmente previsto a carico dell’ente presso cui i medici prestano la propria attività. Ai medici residenti fuori regione 1.000,00 di rimborso mensile” e “che la prestazione non può eccedere le 42 ore settimanali”.

Nella regione governata da Vincenzo De Luca attualmente ci sono 201 persone in terapia intensiva ma i posti disponibili sono improvvisamente lievitati per l’ennesima volta: qualche giorno fa erano 590, ora sono diventati 656. Ancora prima era meno di 200. Probabilmente si tratta di posti attivabili o in fase di attivazione ma che non si sa con quale personale gestire.

In tutto il Paese abbiamo un morto per Covid ogni 2 minuti, solo ieri 731 decessi che è il numero più alto dal 3 aprile, 120 ricoverati in terapia intensiva in un solo giorno e voi fate un bando due giorni prima (è stato emesso il 15 novembre)?

Nelle ultime ore il commissario Domenico Arcuri è stato seccamente smentito da anestesisti e rianimatori. Arcuri sosteneva che le terapie intensive fossero idonee, ma Antonio Giarratano, che rappresenta i medici, ha replicato: “In realtà nelle regioni a zona rossa la pressione è quasi insostenibile e in quelle arancioni è molto, ma molto pesante. Sostenere che 10.000 ventilatori possano garantire un sufficiente margine per sostenere questa crescita esponenziale di ricoveri in terapia intensiva significa pensare che basti saper accendere un ventilatore per salvare una vita. Purtroppo non è cosi (detto ad Agorà su Rai3, ndr)”. Prova che in tutti questi mesi sul versante riorganizzazione del personale medico e sanitario e reclutamento si è fatto poco e niente.

La carenza del personale medico specialistico rende inutilizzabile qualsiasi attrezzatura.

Lo specchio del Governo e dello Stato resta il pasticcio sul Commissario alla Sanità in Calabria, 3 Commissari dimissionari in 10 giorni e con uscite a dir poco imbarazzanti. La domanda da farsi è: può uno Stato che non riesce neanche a nominare un Commissario alla Sanità in Calabria contrastare il qualche modo il Coronavirus?

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