“Le persone sane asintomatiche non possono essere considerate contagiose”. Lo scrive in un post su Facebook il virologo Giulio Tarro in riferimento alla pandemia di Coronavirus. “Il problema -osserva- è sorto facendo i tamponi a tappeto con un’alta percentuale di falsi positivi. Assistiamo adesso alla diffusione non della patologia del coronavirus, ma alla resistenza anticorpale per la stessa malattia. Purtroppo il fine è quello di prolungare il lockdown per una infezione le cui vittime sono inferiori da 100 a 500 volte i decessi quotidiani per patologie cardiovascolari = 600 e per patologie tumorali = 500”.
“Sin dal 25 febbraio 2020 -prosegue lo scienziato- il consiglio superiore della sanitĂ aveva emesso un documento in cui solo ai sintomatici andava fatto il tampone per soggetti che avevano avuto contatti con pazienti positivi per Covid-19 oppure provenienti da aree di province, regioni, paesi in piena fase epidemica. L’asintomatico non contagia perchĂ© ha una bassa carica virale; inoltre dobbiamo tenere presente sempre l‘inaffidabilitĂ dei tamponi come mezzo diagnostico proprio rifacendosi al suo scopritore professore Mullis, Premio Nobel, perchĂ© misura un acido nucleico che potrebbe essere anche inattivo”.
“A questo punto -sostiene Tarro- dobbiamo tenere in considerazione l’illegittimitĂ degli obblighi (per tamponi, test, mascherine, et al) per ordinanza o circolare o norma di carattere amministrativo e per decreto ministeriale che violi una legge pertanto sono provvedimenti per definizione illegittimi. Ovviamente non esiste un trattamento sanitario obbligatorio. Infine dobbiamo sempre tenere in considerazione i danni psicologici creati da questo continuo terrorismo”.

