âInammissibiliââ perchĂŠ âânon pertinenti nĂŠ rilevantiââ rispetto ai fatti contestati. E’ il giudizio espresso dalla procura generale della Cassazione sulla lista di 133 testimoni di cui la difesa di Luca Palamara ha chiesto lâascolto nellâambito del processo disciplinare in corso al Consiglio superiore della magistratura.
Durante lâudienza di questa mattina la procura generale, rappresentata dal sostituto pg Simone Perrelli e dall’avvocato generale Pietro Gaeta, ha chiesto dunque di respingere i 133 testi tranne 5 rappresentanti della polizia giudiziaria: il generale del Gico della Guardia di Finanza Gerardo Mastrodomenico, il maresciallo Roberto Dacunto, e altri 3.
La difesa di Palamara aveva presentato una una lista lunghissima che mette insieme ex ministri, presidenti emeriti della consulta, ex vicepresidenti del Csm, i capi di alcune importanti procure, consiglieri giuridici del Quirinale, e tanti magistrati.
Le intercettazioni, contenute negli atti dellâinchiesta di Perugia, sono inutilizzabili nel procedimento disciplinare a carico di Palamara al Consiglio superiore della magistratura. E’ la posizione sostenuta da Guizzi (consigliere in Cassazione ed esponente di punta di Magistratura indipendente, ndr), davanti alla sezione disciplinare nel corso dellâudienza di stamattina.
La questione dellâinutilizzabilità è stata sollevata sia per le modalitĂ di utilizzo del trojan sia per il fatto che sia stato intercettato un parlamentare, Cosimo Ferri, senza lâautorizzazione della Camera di appartenenza. Ferri è stato tra i protagonisti della riunione allâhotel Champagne di Roma, incontro che è al centro delle incolpazioni formulate a carico di Palamara. Ma il problema dellâinutilizzabilitĂ si pone, ha spiegato Guizzi, âerga omnesâ , quindi non solo per Ferri ma anche per Palamara e per i 5 ex togati del Csm presenti, anche loro sotto procedimento disciplinare. ADNKRONOS

