Scontri Mondragone, Bassetti: focolai coronavirus non devono essere rivelati

L’infettivologo Matteo Bassetti ieri sera ha criticato la gestione del focoalio di Mondragone a ”Effetto Notte” su Radio24: ”Non si può agire così con le informazioni sanitarie di ciascuno, soprattutto in caso di malattie infettive. Non si può rivelare a tutta l’Italia indirizzo e abitazione di chi è malato di Covid. Stiamo calpestando decenni di lotte per la legge sulla privacy. Immaginate cosa succederebbe se facessi scrivere sulla porta di un mio paziente ”malato di tubercolosi” o ”positivo all’Hiv”. Cosa farebbero i vicini?

Così si sviluppa una guerra contro gli untori, esattamente come è successo nel paese in provincia di Caserta. Bisogna trovare un modo per tutelare la privacy di chi si trova in un focolaio, trattarli come portatori di morte è assurdo, soprattutto ora che il virus non manda più così tante persone in ospedale. Del focolaio campano, infatti, quanti sono stati ricoverati? A quanto so, nessuno. Sono persone asintomatiche o con pochi sintomi che hanno ricevuto tamponi a tappeto e dunque sono risultate positive”.

Bassetti, con Alberto Zangrillo e altri colleghi medici, ha firmato un documento per esortare i media, i suoi colleghi e le autorità, a non terrorizzare più la popolazione sul tema virus. ”bisogna mantenere distanze e mascherine quando non si può, ma ora il virus non è più quello di tre mesi fa. Ci sono meno di 100 persone in terapia intensiva in tutto il paese, erano più di 4mila”.

www.dagospia.com

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