‘Posso avere il permesso di celebrare la morte del mio paese?’, lettera al premier Conte

By Dr. Ashraf Ramelah (Voice of the Copts)

Ill.mo Signor Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

Sin dal suo primo giorno in carica, l’Italia ha subìto un declino morale. Gli slogan pre-elettorali pronunciati da quei sostenitori che hanno avallato la sua nomina alla presidenza del consiglio, si sono rivelati falsi e ingannevoli immediatamente dopo il suo insediamento.

Ascoltando i suoi discorsi, ci si rende conto che la democrazia e la libertà, sotto la sua “guida”, sono state ignorate e forse scompariranno per sempre.

La libertà che abbiamo in Italia è a rischio.

Purtroppo, vedo che l’Italia sta diventando come l’Egitto, il mio paese natale. La dittatura militare di Nasser e la discriminazione contro i Cristiani Copti, mi costrinse a cercare la mia libertà e un futuro migliore altrove…ho scelto l’Italia.

Nel Bel Paese ho imparato la dignità umana, il valore della libertà personale, e religiosa, ma soprattutto quella di espressione, che oggi mi permette di scriverle questa lettera.

Oggi, dagli Stati Uniti, dove attualmente mi trovo, nelle sue azioni politiche vedo le stesse impronte della politica autoritaria di Nasser.

Malgrado in questo particolare momento storico il mondo intero stia vivendo il dramma di una pandemia denominata Covid-19, lottando contro un nemico difficile da debellare, questo nemico ha assegnato a Lei, Sig. Presidente del Consiglio un potere mai sognato.

Lei Sig. Presidente è un abusivo.

Lei Sig. Presidente che non è neanche stato eletto dal popolo, è stato capace di servirsi di questo disagio sociale per trasformare un’emergenza sanitaria (vera o falsa che sia) per mettere da parte la Costituzione e, monopolizzando il potere concessole, lo ha usato contro la democrazia e contro la sovranità del popolo. Le misure estreme degli arresti domiciliari di oltre sessanta milioni di cittadini e le restrizioni dei diritti individuali che lei ha proclamato firmando decreti incostituzionali, vanno troppo al di là di quello che era suo dovere fare per il suo paese. Tutto ciò rende il suo operato sospetto e induce a pensare che vi siano obiettivi nascosti in ogni suo atto e in ogni sua parola.

Il suo discorso di domenica (4/26) che illustravano le tre fasi della rimozione del blocco era una chiara indicazione del controllo arbitrario e selettivo che lei intendeva esercitare sulla popolazione italiana, un atto questo che solo un dittatore poteva emanare

Signor Conte, la Costituzione che Lei ha giurato di seguire e proteggere dove è? Lei è consapevole che la sua dichiarazione di Domenica è andata ben oltre?

Inoltre, se la sua intenzione è di permettere la vaccinazione obbligatoria, di installare i dispositivi elettronici di localizzazione tramite App o bracciali di sorveglianza, come hanno affermato i media, il popolo combatterà questa pratica illegale, dittatoriale e sacrilega perché calpesta non solo la legge che l’uomo si è dato per vivere in libertà ma anche la legge universale di quell’Essere divino che ha posto l’uomo sulla terra perché egli fosse libero di scegliere secondo il libero arbitrio da Lui concessogli. Sarà il popolo che rigetterà la fonte e le persone da cui hanno origine quelle ideologie che favoriscono queste pratiche perentorie che senza alcun dubbio sono contro le libertà individuali come indicate nella Costituzione.

Prima del suo insediamento, avevamo un paese che cercava la sopravvivenza alla dittatura dell’UE, ma con Lei a capo del governo ora abbiamo una vera dittatura.

Signor Conte, Lei ha il titolo di Primo Ministro, ma non è il mio presidente, e rappresenta milioni di italiani che non hanno mai votato né Lei né il suo governo.

L’oppressione che il suo governo illegittimo sta esercitando sull’italiano non può durare per sempre.

Ora più che mai l’Italia ha bisogno di politici eletti dal popolo e non imposti da forze esterne.

Dunque! Dimissioni immediate, Elezioni immediate, ma soprattutto potere e sovranità al popolo.

Viva l’Italia libera e sovrana!

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K