8 novembre 2019: Speranza firma patto di ‘cooperazione con la Cina in caso di pandemia’

di Ornella Mariani

Nessun pregiudizio nei confronti del fenomeno Conte; né dei suoi esilaranti Ministri Speranza, Lamorgese e Bibitaro.
Si fa per dire!: il recente Decreto in materia di Immigrazione firmato da Costoro tratta come Imbecilli gli Italiani ed ancora una volta ne umilia la dignità.
Confortati anche da una tale De Micheli, Essi hanno infatti stabilito che, a causa della situazione attuale, l’Italia non è un porto sicuro e che i porti non possono garantire le funzionalità ordinarie.
Dunque: non si è a fronte di un atto dovuto alla ormai legittima insofferenza per l’ accoglienza di Clandestini giusti ad importare la loro mafia, competitiva con quella nostrana; né di una provvida valutazione del rischio di ulteriori contagi; né di una illuminata considerazione dei costi cui Essi ci espongono, mentre il disagio delle nostre Famiglie monta esponenzialmente, ma di impossibilità di garantirgli le funzionalità ordinarie!!!!!!“
Come dire che all’indecenza veramente non c’è limite.

Ciò premesso, due parole sull’One Belt ovvero il progetto di una moderna Via della Seta che, stravolgendo gli equilibri geopolitici ed economici mondiali, colleghi l’Asia all’Europa e all’Africa per sostanzialmente dotare la Cina comunista di egemonia nei grandi traffici.
Si tratta di una rete di collegamenti infrastrutturali, marittimi e terrestri articolata su due direttrici: una continentale, dall’Occidente cinese all’Europa del Nord attraverso l’Asia Centrale e il Medio Oriente; l’altra marittima, tra le coste della Potenza orientale ed il Mediterraneo attraverso anche l’Oceano Indiano.
Il progetto, annunciato nel 2013 dal Presidente Xi Jinping mira ad impegnare sessantacinque Paesi attestati sul 40% del PIL; coinvolge il 65% della Popolazione del pianeta; costa almeno 900 miliardi di dollari; si avvale di un fondo di 40 miliardi della pechinese Silk Road Fund (China Investment Corporation-Export and Import Bank-China Development Bank) e dispone di altri 100 miliardi garantiti dalla Banca Asiatica d’investimento per le infrastrutture cui partecipano vari Paesi europei.
Fin qui tutto chiaro.

Resta, tuttavia, una perplessità con conseguenti richieste di chiarimenti dovuti a Chiunque non creda nella casualità degli eventi.

Il 23 marzo del 2019 il Ministro della Sanità italiana ha convenuto con lo Stato canaglia orientale un protocollo sottoscritto a Roma l’8 novembre 2019 in due originali, ciascuno in Italiano, Cinese e Inglese, tutti i testi facenti ugualmente fede.
Si tratta di un Programma di attuazione del Piano d’Azione per gli anni 2019- 2021 sulla Cooperazione sanitaria tra il Ministero della Salute della Repubblica italiana e la Commissione nazionale per la Salute della Repubblica Popolare cinese.
Letto il preambolo, fondato sul “…principio di mutuo beneficio e in considerazione delle rispettive necessità e risorse…”, si può procedere alla lettura dell’area 3 del testo:

…Sviluppare e sostenere… la sorveglianza epidemiologica… Sviluppare collaborazioni… relative a… disastri naturali… emergenza biochimica nucleare, pandemia di malattie infettive come l’influenza….

Letti questi passaggi, ci si domanda legittimamente: Speranza crede che siamo stati tutti lobotomizzati dal Maistream o si è consultato col Divino Othelma prima di firmare il documento, stante la circostanza che, in altri Trattati stipulati con altri Paesi, non sia prevista una tragedia pandemica?
E’ davvero inquietante che, circa un mese dopo la firma del documento, la pandemia sia esplosa in Cina e a grandissima velocità abbia raggiunto l’Italia con le ben note conseguenze.

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