Nessuna overdose, Oseghale ha ucciso Pamela: chiesto ergastolo

“A uccidere Pamela Mastropietro sono state due coltellate inferte da Innocent Oseghale”. È la dura la requisitoria dell’accusa davanti alla corte d’assise di Macerata, dove si sta svolgendo il processo nei confronti dello spacciatore nigeriano accusato di aver violentato, ucciso e fatto a pezzi la 18enne romana, per poi abbandonarne i resti nelle campagne di Pollenza, all’interno di due trolley. “Acrobata della menzogna” lo ha definito il pm.

Il sostituto procuratore Stefania Ciccioli ha spiegato che “l’overdose si deve escludere categoricamente: non c’è stata nè nel senso di mera intossicazione, nè come causa della morte” e che a uccidere Pamela sono state “due coltellate” inferte dall’unico imputato. (agi)

La Procura di Macerata ha chiesto alla Corte d’assise di Macerata la condanna all’ergastolo per Innocent Oseghale, 30enne pusher nigeriano accusato di aver stuprato, ucciso a coltellate e poi smembrato il corpo di Pamela Mastropietro, 18enne romana, dopo che quest’ultima aveva assunto eroina a Macerata il 30 gennaio 2018.

Oltre all’ergastolo, il procuratore Giovanni Giorgio ha sollecitato un aggravamento di pena di nove anni e tre mesi per il depezzamento e l’occultamento del cadavere, l’applicazione dell’isolamento diurno per 18 mesi e l’espulsione dal territorio nazionale dopo l’espiazione della pena.

L’imputato, affiancato dagli avvocati Simone Matraxia e Umberto Gramenzi, era in aula al momento della richiesta di pena. Secondo l’accusa, non deve essere concessa alcuna attenuante a Oseghale che – ha sottolineato Giorgio – ha fatto ammissioni “irrilevanti”, ha reso “mendaci dichiarazioni” accusando falsamente connazionali di complicità. (ansa)

 

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