Tap: accordo firmato dal governo Monti diventato legge col governo Letta

“Da ministro dello Sviluppo economico ho studiato le carte del Tap per tre mesi. E sono voluto andare allo Sviluppo economico anche per questo. Vi posso assicurare che non è semplice dover dire che ci sono delle penali per quasi 20 miliardi di euro. Ma così è, altrimenti avremmo agito diversamente”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, in visita in Sicilia. “Le carte un ministro le legge solo quando diventa ministro – ha infine aggiunto cercando di calmare le acque- e a noi del M5s non hanno mai fatto leggere alcunché”.

Di Maio ha ragione e le penali sono pesantissime. (dal sole24ore)

Non esistono penali perché non c’è un contratto con lo Stato“, mente su Twitter l’ex ministro dello Sviluppo Carlo Calenda che aggiunge: “C’è un’autorizzazione giudicata dallo stesso governo pienamente valida. Se l’annulli affronti una richiesta di risarcimento del danno. Come sanno anche i bambini senza bisogno di diventare ministri”. “Un ministro della Repubblica -aggiunge riferendosi al vicepremier Luigi Di Maio – ha dichiarato che in alcune carte segrete che ha potuto consultare solo ora ci sono penali per 20 miliardi. È una menzogna“. E a chi, sempre via Twitter, obietta che in pratica ci non sarebbe alcuna differenza, Calenda replica: “Un cavolo. In un caso lo Stato avrebbe firmato una carta segreta, nella quale si impegnava a pagare 20 miliardi, nell’altro lo Stato ha solo autorizzato un’opera privata alla luce del sole (e in piena legittimità). Se revoca l’autorizzazione paga i danni a seguito di un arbitrato”.

Il contratto con lo Stato c’è. L’accordo fu firmato dal governo Monti e diventò legge con il governo Letta. Il TAP è accordo diplomatico geostrategico tra stati.

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Ma non è tutto. Come riporta wikileaks Italia

 

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