Turismo e contributi al settore alberghiero: il PD boccia il provvedimento del
Carroccio che smaschera i ‘furbetti’ che campano con soldi pubblici e riempiono
gli hotel di clandestini. Pompignoli (LN): «atteggiamento irresponsabile che
premia i parassiti e disincentiva il turismo di qualità»
Bologna, 21 settembre 2016
«Nessun contributo ad alberghi o strutture ricettive che, negli ultimi 5 anni,
abbiano svolto attività diverse da quelle di natura turistica»; è questo, in
estrema sintesi, il tema del progetto di legge presentato oggi in Commissione
politiche economiche dal consigliere della Lega Nord Massimiliano Pompignoli e
mutuato dall’esperienza lombarda. A favore anche Fdi.
Pesa l’astensione del M5s.
«La nostra è una misura di buon senso, di giustizia e di equità che come al
solito il PD non ha avuto il coraggio di condividere e votare. Una politica
seria incentiva il turismo di qualità e disincentiva altre pratiche, che certo
non fanno bene alla nostra riviera. E’ il caso di certi albergatori che lucrano
sui contributi pubblici a loro assegnati per accogliere presunti richiedenti
asilo. Questo atteggiamento contribuisce a svilire e a inquinare l’immagine
delle nostre località turistiche e della ricettività alberghiera nel suo
complesso» – spiega Pompignoli, relatore del disegno di legge che mira a
«introdurre disincentivi e radicali misure di contrasto a chi lucra sulla pelle
dei clandestini, circoscrivendo modalità e beneficiari nel meccanismo di accesso
al credito regionale. L’obiettivo è sostenere lo sviluppo del settore turistico
emiliano romagnolo, quale leva strategica della nostra economia, evitando di
elargire a pioggia risorse a finte attività turistiche, che nascondono altre
finalità e ricevono soldi pubblici per fare assistenza agli stranieri.»
«Ormai quello degli immigrati è diventato un business» – conclude il consigliere
romagnolo Pompignoli che punta il dito contro la maggioranza democratica – «oggi
e per l’ennesima volta il PD si è dimostrato il partito dell’invasione. Il loro
no al nostro disegno di legge presta il fianco a tutti quegli albergatori che
pensano di poter campare da parassiti, convertendo le proprie strutture, di
fatto, in centri per l’accoglienza.»