MILANO – “In Lombardia cancelliamo la cartella esattoriale e la sostituiamo con l’avviso bonario”. E’ quanto ha ribadito il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, parlando della decisione di ‘licenziare’ Equitalia (operativa dal 15 settembre) intervenendo in diretta questa mattina alla trasmissione Mattino 5 su Canale 5. Maroni ha poi chiarito che questo nuovo modello di riscossione riguarderĂ i soli tributi regionali, perchĂ© sugli altri la Regione Lombardia non ha potere di intervenire.
“PRIMA CITTADINI, POI CONTRIBUENTI” – Il governatore ha spiegato che “bisogna distinguere fra chi è un evasore vero e chi si trova in un momento di particolare difficoltĂ : chi vuole frodare il fisco deve essere colpito ma un’impresa, o una persona in difficoltĂ , non può essere fatta fallire, nĂ© può essere cacciata di casa se non può pagare un tributo”. Maroni ha quindi precisato che con il nuovo sistema “si avvisano i cittadini che non hanno pagato un tributo: se il motivo è perchĂ© non possono a causa di problemi, la Regione, che ha tutto l’interesse a incassare quanto le è dovuto, sarĂ disposta a ad andare loro incontro, tramite la rateizzazione o altre formule. Per noi i lombardi sono prima cittadini e poi contribuenti”.
“UN FISCO UMANO” – “Voglio un fisco umano, che colpisca gli evasori veri ma abbia comprensione per chi vive delle reali difficolta’”, ha ribadito, aggiungendo che il nuovo sistema scelto dalla Lombardia avrĂ anche altri vantaggi: “Il primo è una riduzione dell’aggio, cioĂ© quanto la Regione paga al concessionario. Prima era l’8% ora è il 5,9%. Questo vuole dire piĂą soldi per la Regione e una riduzione dei costi per i cittadini”. Con l’addio a Equitalia, ha concluso Maroni, “in Lombardia voglio creare un modello di fisco amico dei cittadini, che poi Renzi può copiare ed esportare in tutta Italia”.
