Dopo Renzi, la Troika: i tecnici scaldano i motori

 

I tecnici stanno riprendendo piede in Europa, dopo la fallimentare gestione della crisi dei debiti sovrani negli anni passati. Ieri, il governo ha dovuto smentire una ricostruzione di stampa, secondo la quale il salvataggio di MPS avverrebbe ad opera del fondo salva-stati europeo ESM.

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Lo scrive Timpone su investireoggi.it

Una smentita è una notizia data due volte

Come spesso capita in politica, una smentita equivale a una conferma. Le sole voci di un intervento dei super-tecnici europei a sostegno di una o più banche italiane ci dovrebbe segnalare lo stato di potenziale commissariamento a cui soggiaceremmo, perché è evidente che non si tratterebbe di un pasto gratis.

Tassa patrimoniale nuova frontiera per tecnici

A cosa punterebbe un ennesimo governo tecnico a Roma? Stando alle sollecitazioni provenienti dalla Bundestag, così come anche dall’FMI, verrebbe imposta una tassa patrimoniale, magari introducendo una franchigia per i piccoli patrimoni. Fa gola alla UE una ricchezza privata netta complessiva di famiglie e imprese italiane intorno a quasi 9.000 miliardi di euro.

Tutto, dalle case ai conti bancari, dagli investimenti finanziari ai beni mobili registrati (auto, barche) sarebbe tassato in maniera stabile nel tempo, al fine di recuperare quelle risorse necessarie per il bilancio pubblico, tali da coprire il deficit e magari garantire un margine di manovra per detassare gli utili delle imprese e il lavoro. E scordatevi che l’aumento dell’IVA venga disattivato, perché anche i consumi sarebbero colpiti. E ancora una volta, in Parlamento si troverebbero maggioranze trasversali “per il bene del paese e senso di responsabilità”.