La Corte di Cassazione ha dato il via libera oggi al referendum d’autunno sulla riforma costituzionale, ritenendo ammissibili le firme raccolte dai comitati per di Sì. Lo ha reso noto un funzionario della Corte.
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha legato il futuro del governo alla riforma costituzionale che mette fine al bicameralismo perfetto e riporta allo Stato alcuni poteri delle Regioni.
La riforma della Costituzione non è stata approvata dalle Camere con la maggioranza qualificata dei due terzi, lasciando dunque la porta aperta alla possibilità di un referendum confermativo.
Questo tipo di referendum – che non ha quorum, a differenza di quello abrogativo – può essere promosso su richiesta di un quinto dei membri di una Camera, di cinque consigli regionali o di 500.000 elettori.
A questo punto il capo dello Stato avrà 60 giorni per promulgare un decreto, su proposta del Consiglio dei ministri, con la data del referendum.
La legge 352 del 1970, che regola il referendum, prevede che la data per la consultazione sia una domenica compresa tra il 50esimo e il 70esimo giorno successivo all’emazione del decreto.
Al momento, pare più probabile che la consultazione sia a novembre, comunque dopo la presentazione della legge di Stabilità prevista a metà ottobre. (reuters)