Arroganza islamica, atleta Usa con l’hijab ai Giochi: “Abituatevi”

 

velo-olimpiadi“L’America deve abituarsi a gente come me”. Ibtihaj Muhammad è la prima atleta statunitense a indossare l’hijab, il velo prescritto dalla religione islamica, ai Giochi olimpici.

Porto solo in giro quello che sono – dice in una intervista alla Stampa – una donna, una afroamericana, una musulmana. Sono tutti aspetti della mia identità che non voglio correggere o nascondere”.

Speriamo che l’arrogante musulmana con la sciabola sia disposta da accettare che anche gli altri portino in giro quello che sono e non vogliano correggersi o nascondersi. E possano continuare a ritenere il velo un addobbo medievale, senza essere perseguitati.

L’amore per la scherma è iniziato a tredici anni. “Mi piace il fatto che qui conta solo il merito – spiega – una volta calata la protezione, resta l’abilità: nessuno ti valuta più in base a sesso o religione”.

E avverte con chiarezza: “Non avrei potuto innamorarmi di uno sport che mi chiedeva di trasformarmi”. Alle Olimpiadi in Brasile non porta, dunque, solo la sua presunta bravura con la spada. C’è anche una battaglia politica per “sdoganare” il velo islamico in America e nel mondo. “Bisogna sfruttare al massimo il momento, parlare per chi non ha voce – spiega nell’intervista alla Stampa – l’America deve abituarsi alla gente come me. Non sono una rarità, sono una donna che porta la hijab”.

E spera in una medaglia, che secondo lei potrebbe servire come cassa di risonanza per “eliminare un po’ di stereotipi” e “diminuire i pregiudizi”.

con fonte il giornale

 

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2 thoughts on “Arroganza islamica, atleta Usa con l’hijab ai Giochi: “Abituatevi”

  1. Non puoi dettare legge a casa degli altri, siura, ti devi adattare tu mi dispiace!

  2. Per prima cosa se le sue intenzioni sono quelle che asserisce io sono completamente d’accordo con lei, a una condizione che si faccia la valigia e se ne torni nel suo paese dove portano l’hijab, qui da noi le leggi sono diverse e se non gli stanno bene debbono andarsene immediatamente a i loro paesi, perchè con il buonismo con l’accoglienza, e la carità a questa gente, abbiamo visto i risultati di quante persone anno ammazzato in questi ultimi mesi.

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