+54 miliardi di tasse, Padoan: i nostri progressi sono frutto delle riforme

Come riporta QUIfinanza, l’associazione delle imprese è critica nei confronti della legge di Stabilità 2016, ora in Parlamento

L’Iva schizzerà fino al 25% e comporterà un aggravio di tasse, dal 2017 al 2019, di oltre 54 miliardi di euro. Rispetto al 2016, il prelievo legato all’imposta sul valore aggiunto salirà di oltre 15 miliardi nel 2017, aumenterò di 19,5 miliardi nel 2018 e di altri 19,5 miliardi nel 2019. Sono previsti, poi, incrementi delle accise sulla benzina, nel triennio, per 700 milioni di euro. Il giro di vite fiscale previsto dalle clausole di salvaguardia inserite nella manovra ammonta, pertanto, a 54,2 miliardi. Questi dati di una analisi del Centro studi di Unimpresa circa gli effetti delle misure inserite nella legge di Stabilità all’esame del Senato.

Legge di Stabilità, Unimpresa: aumentano Iva e benzina, che stangata di tasse!!!

padoan

“I nostri progressi non sono un fuoco di paglia, scatenato dalla Bce, ma il risultato del nostro impegno sulle riforme”. Lo sostiene il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan intervisto da Die Welt.

“La Bce – aggiunge – fornisce liquidita’ pronti contro termine, questo funziona, ma solo se i paesi attuano le riforme”. Sui tassi di interesse negativi, che anche anche l’Italia sta sperimentando, Padoan spiega: “Questo e’ abbastanza notevole ma anche logico: i mercati guardano al futuro e vedono che abbiamo le riforme in pista. Questo mette in moto un circolo virtuoso: piu’ crescita e meno debito”. “Dopo anni di stagnazione, stiamo recuperando, perche’ abbiamo appena implementato profonde riforme strutturali. Allo stesso tempo risparmiamo per cui il debito cala e la crescita sale. La Germania ci potrebbe aiutare, riducendo il suo esorbitante surplus commerciale”.

Il ministro aggiunge che “La Germania ha raggiunto un surplus delle partite correnti che corrisponde a circa l’8% della produzione economica. Tali squilibri strutturali rispetto al resto della zona euro sono dannosi per la stabilita’ della moneta quanto il debito di altri paesi. Mi piacerebbe veder ridurre le eccedenze della Germania”. “Il problema della Germania – prosegue il ministro – non e’ una mancanza di consumi ma una mancanza di investimenti.
Dovrebbero investire di piu’ e quindi ridurre il surplus”.

Padoan non sente l’arrivo in Italia di decine di migliaia di profughi come una minaccia. “Certo, ci sono i pericoli, per esempio i criminali che potrebbero entrare nel paese – spiega a Die Welt – Ma i benefici superano gli svantaggi”. “L’afflusso di profughi – aggiunge – rappresentera’ un valore per la nostra economia. Forse non oggi, non domani, ma dopodomani. E non solo per noi ma per l’intero continente. Italia, Germania, Francia, Grecia, tutti soffrono perche’ la societa’ sta invecchiando, scompaiono gli operai. Gli immigrati possono compensare tuto questo. L’Europa riceve nuovi talenti. Questo e’ meraviglioso”.
(AGI) .

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