Vile attentato alla famiglia di Nablus

 

Condanniamo il vile attentato e manifestiamo la nostra solidarietà per la morte di Ali Dawabsheh il bambino di 18 mesi, mentre i genitori Saad e Rihan ed il fratello Ahmad sono stati estratti dall’incendio con ustioni gravissime in tutto il corpo.

palestina-Ali Dawabsheh

Prendiamo atto del giusto sdegno del Corriere ‘delle Serpi’ e degli altri sedicenti organi di informazione per il vile attentato ai danni della famiglia palestinese di Nablus, ma ci preme sottolineare che non ricordiamo eguale sdegno degli steSSi quando venne massacrata la famiglia Fogel.

Dopo il risalto dato a questa notizia e la condanna unanime senza mezzi termini del “terrorismo estremista ebraico” dal Mainstream internazionale, condanna basata solamente su una scritta in ebraico, bisogna ricordare che i colpevoli – chiunque essi siano – non sono stati ancora individuati. Inoltre vorremmo invitarvi a fare delle serie riflessioni su quanto riporta il sito israeliano Rotter (http://rotter.net/forum/scoops1/234418.shtml) il quale rivela che:

1) un grafologo ha stabilito che la scritta in ebraico è stata fatta da un arabo giovane, “ben educato e molto religioso”; che con ogni probabilità potrebbe essere quello che ha appiccato il fuoco alla casa.

2) nel villaggio Duma ” convivono” 2 famiglie allargate (khamule) tra cui una sanguinosa faida va avanti fin dal 1997.

Premesso che gli israeliani non hanno il monopolio delle cose buone così come i palestinesi non hanno il monopolio di quelle cattive, ma in attesa che venga fatta al più presto piena luce su questa triste vicenda, bisogna anche sottolineare che migliaia di arabi, tra cui moltissimi bambini muoiono in Siria, in Iraq come altrove, ma senza che ne venga data nota e se si, sicuramente non come primo titolo dei telegiornali, o in prima pagina della carta inchiostrata, perchè, parliamoci chiaro, la realtà è un’altra.

La verità- ahimè/ahinoi – è che in questo Occidente conformato e ipocrita, dove sono uguali le cecità e le meschinità, le miserie e la mediocrità, la demagogia e la demonizzazione, del bimbo bruciato vivo e dei suoi genitori, non gliene importa un fico secco a nessuno. Quello che invece importa a certa gente in modo particolare agli intellettualoidi di sinistra – mai sentiti condannare gli atti dei terroristi palestinesi – e soprattutto ai palestinizzati antisemiti e antisionisti, diciamocelo in modo inequivocabile, è solo quella di avere una ulteriore chance per demonizzare una volta di più Israele, gli ‘sporchi ebrei’.

Quando l’assassino o gli assassini verranno catturati dall’esercito israeliano (perché è l’unico che davvero indagherà), se i colpevoli saranno arabo-musulmani, vogliamo proprio vedere come i media-ocri del Mainstream considereranno la notizia. Vedremo se verrà riferita all’inizio dei Tg o dopo le notizie sportive. Vedremo se i giornali la pubblicheranno in prima pagina o con un trafiletto nelle ultime. O peggio ancora, vedremo se gli farà comodo secondo la più classica propaganda goebblesiana lasciare nell’immaginario collettivo dei beoti che i colpevoli siano i coloni ‘estremisti assassini’. Speriamo di no, ma temiamo proprio di si!

Armando Manocchia  @mail

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