Unità antiterrorismo in servizio nelle maggiori città italiane

“La situazione è allarmante” in quanto “il traffico” di migranti è “in aumento” e viene usato anche “per finanziare il terrorismo e assicurare l’infiltrazione e l’esfiltrazione di membri dell’Isis”. Così il presidente di Eurojust Michèle Coninsx presentando il rapporto annuale dell’agenzia Ue.

E’ quindi sempre piu’ necessario proteggerci dalle persone che noi stessi andiamo a prelevare, spesso fin sulle coste della Libia.

foto ansa
foto ansa

Unità operative antiterrorismo della polizia di Stato sono da oggi in servizio a Firenze per presidiare gli obiettivi sensibili. Voluta dal Viminale e già attiva in altre città considerate a rischio, la squadra antiterrorismo sarà composta per il momento da otto uomini, addestrati in maniera specifica e dotati di un equipaggiamento speciale, tra cui giubbotto antiproiettile, fucile a canna lunga e casco.

Gli agenti, che si muoveranno a bordo di mezzi blindati, sono stati formati per entrare in azione per primi in caso di atti terroristici. Secondo quanto emerso, non avranno postazioni fisse ma verranno spostati di volta in volta dalla questura a presidio degli obiettivi ritenuti sensibili.

Le unità antiterrorismo sono già operative a Napoli e a breve saranno in strada anche nelle altre principali città italiane. Il progetto, voluto dal ministro dell’Interno Angelino Alfano dopo gli attentati di Parigi, è partito nel marzo scorso con l’obiettivo di mettere a disposizione delle questure e dei territori squadre addestrate ad hoc per intervenire in caso di emergenza di tipo terroristico.

Il piano predisposto dal Viminale si prefiggeva un duplice scopo: aggiornare con specifici moduli la formazione di tutti gli operatori della Polizia, in modo da consentire agli agenti di adottare “misure di autotutela e di reazione operativa” in caso di attacco terroristico e, appunto, costituire all’interno degli uffici prevenzione generale, vale a dire le Volanti, delle squadre di pronto intervento.

In particolare, le unità antiterrorismo andranno ad integrare il dispositivo di controllo del territorio, in modo da fornire un supporto altamente specializzato agli agenti che operano già in strada. Le squadre antiterrorismo, infatti, sono state addestrate ad operare in scenari di elevata criticità e ad utilizzare al meglio i materiali a loro disposizione, fucili, caschi e giubbotti antiproiettile. Il loro compito primario è la prevenzione, dunque una vigilanza “dinamica” soprattutto sugli obiettivi sensibili. In caso di evento terroristico, invece, le unità avranno compiti di primo intervento. con fonte ansa

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