Business dei migranti, due arresti a Napoli

 

Il presidente dell’associazione onlus «Un’Ala di Riserva» e la sua compagna sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza nel Napoletano con l’accusa di essersi impossessati di denaro destinato all’assistenza agli immigrati. Nell’inchiesta della procura di Napoli sono contestati i reati di truffa, peculato e appropriazione indebita. Nell’ordinanza si evidenzia che si strumentalizzava l’assistenza agli immigrati “per l’utile personale e in funzione di un guadagno illecito”. La coppia era pronta a fuggire in Montenegro.

Con i soldi destinati all’accoglienza dei migranti avevano acquistato un immobile a Milano, una società telefonica a Napoli e preso in affitto il noto locale Kestè di Pozzuoli.

Parallelamente all’inchiesta sulla gestione dell’assistenza ai migranti, la procura di Napoli sta indagando sui soldi (circa un milione di euro) corrisposti all’associazione «Un’Ala di Riserva» dalla Protezione Civile e dalla Regione Campania dal maggio 2011 al dicembre 2012. Per i pm vi sono fondati elementi per ritenere che l’attività della onlus veniva svolta in maniera fraudolenta e che fosse utilizzata da politici locali «per scopi clientelari».