Turchia e Isis si parlano e comunicano “fraternamente”

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La Turchia ha informato anche lo Stato islamico (Isis) dell’operazione compiuta sabato scorso in Siria per evacuare le spoglie di Suleyman Shah, il nonno del fondatore dell’impero ottomano Osman I. E’ quanto scrive oggi il quotidiano panarabo Asharq al Awsat, citando fonti turche.  Siria: Blitz delle forze turche per mettere al sicuro le spoglie di Suleyman

Nella conferenza stampa tenuta domenica scorsa, il premier Ahmet Davutoglu ha dichiarato che le autorità turche non hanno chiesto aiuto o autorizzazione per l’operazione, ma di averne informato gli alleati della coalizione anti-Isis, così come il governo siriano e i membri del principale gruppo armato ribelle, l’Esercito libero siriano. Tuttavia, un funzionario turco ha rivelato al quotidiano che la Turchia ha informato anche l’Isis della missione, “come qualsiasi altro”, attraverso “canali indiretti”.

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“Tutte le parti coinvolte nella questione sono state informate in un modo o in un altro”, ha detto la fonte, sottolineando che Ankara “è stata molto chiara nella sua intenzione di fare il tutto possibile per evitare scontri”.

Il portavoce del ministero degli Esteri turco, Tanju Bilgic, ha negato ogni contatto con l’Isis, ricordando che “nessuno può negare che la tomba di Suleyman Shah, situata in territorio siriano, è di fatto territorio turco”, facendo riferimento all’accordo firmato nel 1921 con la Francia che allora occupava la Siria.
Da parte sua, la Siria ha accusato la Turchia di “flagrante aggressione”, rilanciando anche le accuse di sostegno dei jihadisti.

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