28 nov – Minna Harmanen, membro del Consiglio nazionale dell’educazione finlandese, ha dichiarato in un’intervista della BBC che, a partire dal 2016, nelle scuole della Finlandia verrà abolita la scrittura manuale in favore del fluent typing, una svolta verso la digitalizzazione e un radicale cambiamento in uno dei fondamenti dell’insegnamento.
In realtà saranno aboliti il corsivo e le ore dedicate alla calligrafia perchè il ministero dell’istruzione ritiene che imparare a digitare sia più importante che apprendere a scrivere.
Ovviamente non tutti sono d’accordo con questa digitalizzazione quasi totale della scuola, per vari motivi
La proposta ha destato perplessità, perché la scuola ‘obbliga’ gli studenti a possedere un computer. Su ‘Wired’, Vanessa Niri osserva:
Scrivere a mano è una competenza praticamente gratuita.
In occidente, per nessun bambino è impossibile trovare un foglio di carta e una penna, o una matita, con cui scrivere. Per nessun bambino e, ovviamente, per nessun adulto.
Un computer, invece, o un tablet, o uno smartphone, costano. Anche ammettendo che il programma nazionale finlandese distribuisca a tutti bambini la strumentazione informatica scolastica e quella per esercitarsi a casa, la vita dei bambini non si concluderà certo al momento del diploma.Diventeranno grandi e – possiamo forse saperlo? – magari non avranno i soldi per comprare computer e tablet. O forse li avranno, ma sceglieranno di non spenderli in quel modo.
Inoltre sorgono altre domande: se mancasse la corrente elettrica? Se le pile fossero scariche? Se non ci fosse modo per caricarle? Dal momento che il nostro pianeta e i nostri governanti ci riservano sempre sorprese, in caso di disastro (non vogliamo essere apocalittici) con che cosa si scriverebbe? Forse sarebbe il caso di rivedere quest’arroganza di modernismo sfrenato.