
13 ottobre – Dopo mesi di assenza dalla scena politica italiana, torna a far parlare di sĂ© Antonio Di Pietro: “Dopo l’uscita, senza astio, da Italia dei valori, non ho intenzione di andare in pensione, nĂ© come uomo nĂ© come politico e voglio dare un contributo sulle questioni che conosco. Milano non è cambiata dagli anni in cui ero in Procura. E quindi mi candido a fare il sindaco. Se ci fossi stato io, Frigerio, Greganti ed Enrico Maltauro li avrei riconosciuti. Avrei riconosciuto certi meccanismi e non si sarebbe arrivati in Procura”. Lo afferma Antonio Di Pietro in un’intervista al Corriere della Sera.
“Stimo Pisapia, al quale riconosco una simpatica semplicitĂ . Ma in questo momento non serve un sindaco che sorride, serve un sindaco col pugno di ferro“, dice Di Pietro. “Dopo oltre vent’anni i problemi e anche le persone sono le stesse. Serve un archivio storico, qualcuno che conosca a fondo quel mondo politico ed economico che continua a lavorare, piĂą o meno pubblicamente, e bisogna conoscere le esigenze dei milanesi”.
“Stiamo lavorando: mi candiderò con una lista civica e ci sono giĂ persone che mi stanno dando la loro disponibilitĂ a lavorare”, continua Di Pietro. Sulla possibilitĂ di candidarsi con l’M5S, “il movimento per suo statuto candida persone che non hanno avuto precedenti in politica e quindi non voglio forzare questa scelta. Certo, si può parlare”.
E sulla sua partecipazione a eventuali primarie del centrosinistra dice: “A me un centrosinistra succube di Renzi non interessa. E comunque vorrei sapere prima per fare cosa e con quale programma: non faccio matrimoni a scatola chiusa”.
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