Cultura immigrazionista, cultura nichilista

10 agosto – L’invasione islamo-africana in Italia e in Europa è una ideologia politica criminale organizzata dalla Troika con la complicità di vassalli come Re Giorgio, Colf come la Bodrini e Maggiordomi come il parolaio di Rignano sull’Arno che, alla guida del terzo governo golpista, riduce il popolo italiano in povertà e il Paese al default.

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La perdita dei punti di riferimento culturali sradicati, asservisce e annichilisce tanto quelli che partono quanto quelli che ricevono

Ovviamente, il tutto avviene grazie ai sostenitori della Troika con la complicità dei media asserviti ai PRE-POTENTI che li foraggiano.

Ma, i veri complici della Troika, sono i sudditi, la famiglia italiana, quelli che: Noi siamo da secoli, Calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi… quelli che… Uguali le colpe, le codardie, le ipocrisie. Uguali le cecità, le meschinità, le miserie. Uguali i leader di destra e di sinistra, uguale l’arroganza dei loro seguaci. Uguale la presunzione e il voltagabbanismo e il terrorismo intellettuale. Uguale la demagogia (Cit).

Bisogna combattere l’IMMIGRAZIONISMO afro-islamico in Italia quanto fenomeno di una ideologia politico criminale che mina la nostra cultura. L’islam e l’invasione sono legati e conducono la nostra Nazione alla desovranizzazione e quindi alla rovina.

L’emigrazione non è favorevole né al Popolo italiano, né ai Popoli da cui sono partiti gli invasori. C’è una distruzione di patrimonio umano da ambedue le parti e i soli beneficiari di questo spostamento umano sono le forze occulte della finanza mondializzata riconducibile al NWO.

La perdita dei punti di riferimento culturali sradicati, asservisce e annichilisce tanto quelli che partono quanto quelli che ricevono; l’obbligo di partire e quello di ricevere escludono la mutua accettazione. L’islam, ovunque e in ogni tempo, nel migliore dei casi ha portato l’intolleranza, la violenza e il sottosviluppo, nel caso peggiore, violenza, sangue e morte. Cose che si sono già verificate in Europa. .

La filosofia islamica, ammesso che si possa parlare di ‘filosofia’, è sommaria, chiusa, globalizzante, teocentrica e assolutamente contraria alla nostra filosofia d’origine greco-latina. Non c’è in alcun caso, nel pensiero islamico, il posto per un’innovazione intellettuale; non c’è, non ci sarà, un islam italiano, non c’è un islam moderato e non ci sarà nemmeno un islam tollerante, come non c’è e non ci sarà mai un Eurabia dove i buonisti e i benpensanti, credono alla farsa della dissimulazione.  Ciò che infatti i vari Tariq Ramadan mettono in pratica ha l’obiettivo di manipolare le menti e far credere che esiste un islam moderato, un islam liberale o un islam europeo. Balle! L’individuo, può esssere tutto questo. Ma l’islam no.

L’islam è uno solo ed è inscindibile dal corano e dalla shari’a. Stop. Il resto significa edulcorare al verità. Dobbiamo rivendicare il Diritto di dire che l’islam è un totalitarismo reazionario e retrogrado e allo stesso tempo dobbiamo poter bandire l’islam. Non vediamo alcun obbligo di subire uno snaturamento della nostra Società, della nostra Cultura, della nostra Storia, delle nostre Libertà e della nostra Civiltà.

La Cultura è indispensabile allo sviluppo individuale di qualunque essere umano e di qualsiasi popolo, ovvero all’insieme delle persone che condividono una Cultura o una somma di elementi culturali fra loro, come elemento strutturante della loro comunità, e vi è il Diritto di perpetuare questi elementi culturali.

Chi ama questa gente, chi ama l’ ideologia islamica – perchè di ideologia si tratta e certo non di una ‘cultura’ e tanto meno di religione – vada pure nei loro paesi e ci resti per sempre, da vivo o da morto.

@Armando Manocchia

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