Caritas: La povertà e il disagio dei genitori separati

 

pover29 magg – Nel Rapporto della Caritas è riportata una sintesi dei principali risultati della prima indagine nazionale sulla condizione di vita dei genitori separati , finalizzata a far emergere soprattutto il legame tra rottura del rapporto coniugale ed alcune forme di povertà/disagio socio ‐ relazionale.

La rilevazione ha coinvolto la rete Caritas e quella dei Consultori familiari d’ispirazione cristiana (afferenti alla CFC, Confederazione Italiana Consultori Familiari d’ispirazione cristiana). Sono state realizzate 466 interviste a genitori separati, presso centri di ascolto (36,9%), consultori familiari (33,5%), servizi di accoglienza (18,5%) e mense (8,2%).

Dai dati empirici si evidenzia: – un forte disagio occupazionale degli intervistati: il 46,1% è infatti in cerca di un’occupazione; – dopo la separazione: diminuisce notevolmente la percentuale di coloro che vivono in abitazioni di proprietà o in affitto.

Al contrario aumentano vistosamente le situazioni di precarietà abitativa: cresce il numero di persone che vivono in coabitazione con familiari ed amici (dal 4,8% al 19,0%), che ricorrono a strutture di accoglienza o dormitori (dall’1,5% al 18,3%), che vivono in alloggi impropri (dallo 0,7% all’5,2%); – il 66,1% degli intervistati dichiara di non riuscire a provvedere all’acquisto di beni di prima necessità (prima della separazione tale percentuale riguardava solo il 23,7% degli intervistati); tra gli utenti Caritas tale percentuale sale all’81,7%; – dopo la separazione aumenta il ricorso ai servizi socio ‐ assistenziali del territorio: centri di distribuzione beni primari (49,3%), mense (28,8%) e gli empori/magazzini solidali (12,9%). – dopo la separazione si evidenzia un aumento dei disturbi psicosomatici: il 66,7% degli intervistati accusa infatti un numero più alto di sintomi rispetto al pre ‐ separazione; – la separazione incide negativamente nel rapporto padri ‐ figli; il 68% dei padri intervistati riconosce un cambiamento importante a seguito della separazione (a fronte di un cambiamento percepito solo dal 46,3% delle donne); tra i padri che riconoscono un cambiamento il 58,1% denuncia un peggioramento nella qualità dei rapporti (le madri al contrario riconoscono per lo più un miglioramento).

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