Islam, commercio nuziale: rifugiate siriane date in sposa su Facebook

rifug22 magg –  Appaiono sorridenti, truccate e con i capelli curati le giovani profughe siriane le cui fotografie sono state postate su una pagina Facebook che riporta un titolo inequivocabile: ‘Rifugiate siriane per matrimonio’. Una pagina che, in una settimana, ha già raccolto oltre 18mila ‘mi piace’ prima di essere chiusa, e poi riaperta, in una versione più sobria e con riferimenti alla religione islamica.

Ma i ritratti di queste donne, “in tutto il mondo arabo, di tutte le età e le religioni” si legge sulla pagina, sarebbero state scattate proprio nei Paesi dove i siriani hanno cercato riparo dalla guerra, ovvero Giordania, Libano, Turchia e Iraq. E dove, già nei mesi scorsi, si era passato di giovanissime rifugiate, talvolta bambine, date in spose per soldi, spesso a uomini ricchi dei Paesi del Golfo. Ma mai, prima di ora, il ‘commercio nuziale’ delle rifugiate siriane era approdato su Facebook.

Secondo la ricostruzione del quotidiano pan arabo al-Hayat, la pagina Facebook creata il 16 maggio è stata chiusa e poi riaperta sotto lo stesso nome, ma con alcune modifiche. Al posto di una ragazza sorridente e ammiccante nell’immagine di copertina è stata infatti pubblicata la foto di un versetto del Corano, aggiungendo un tono religioso per quelli che i creatori della pagina sostengono siano matrimoni consentiti dall’Islam.

Ma il riferimento alla religione non ha placato le polemiche sul Web. Molti utenti dei social media, infatti, hanno espresso il loro disappunto per la creazione di una simile pagina su Facebook. “Stiamo davvero vivendo in un mondo malato”, scrive su Twitter Anjum Anwar. “Ora su Facebook: spose siriane in vendita. Anche se questa pagina viene chiusa, questo è ciò che sta accadendo’’, scrive un altro utente. tiscali

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