Boko Haram: le ragazze rapite saranno vendute al mercato come vuole Allah

6 magg – Il leader del gruppo islamista Boko Haram ha detto che le studentesse rapite in Nigeria saranno ridotte in schiavitù, vendute e date in moglie. Cinquantasette minuti di orrore per descrivere il rapimento e la resa in schiavitù di 223 ragazze. Il video inviato all’AFP da Boko Haram, o meglio dal suo leader Abubakar Shekau, ha suscitato sgomento in tutto il mondo.

Boko Haram significa “l’educazione occidentale è proibita” (nell’educazione occidentale proibita è contemplata, secondo questi barbari, anche l’istruzione delle donne e quindi le ragazze sono state rapite per diventare buone musulmane, cioè ignoranti e schiave, e infine spose di qualche violento fondamentalista, in nome di Allah).

Shekau si e’ fatto riprendere dalle telecamere in uniforme da combattimento e davanti ad un veicolo per il trasporto di militari e a due pick up equipaggiati con mitragliatrici. Nel filmato si vedono altri sei soldati armati e a volto coperto. Nei primi 14 minuti di registrazione, il capo dei Boko Haram lancia accuse sia contro l’educazione occidentale che contro gli sforzi di coesistenza tra cristiani e musulmani. “Mi sposero’ con una donna di 12 anni e con una ragazza di 9 anni“, aggiunge nel suo discorso.

«Allah mi comanda di vendere le donne e io le venderò» dice  Shekau in lingua hausa aggiungendo che le prigioniere saranno appunto «trattate come schiave», «vendute» o «maritate a forza». La sfida è rivolta alle famiglie («Ragazze, dovete sposarvi») ma anche e soprattutto al governo centrale, al quale i talebani d’Africa intimano da tempo di chiudere il sistema d’istruzione alle donne. 

boko

Ho rapito le vostre ragazze e le venderò al mercato, come vuole Allah“, ha annunciato il leader del gruppo islamista, rivendicando il sequestro, nel quale fa riferimento al rapimento delle 276 studentesse dal dormitorio della loro scuola a Chibok, nel nord del Paese il 14 aprile scorso. Cinquantatre ragazze sono poi riuscite a fuggire, mentre altre 223 restano nelle mani dei miliziani.

Secondo alcune informazioni non confermate alcune delle ragazze sono state già vendute per poche decine di dollari al mercato delle mogli, al confine tra Ciad, Nigeria e Camerun.

Da giorni nel Paese si ripetono manifestazioni per chiedere al governo di intervenire in modo più efficace nella situazione. Il presidente Goodluck Jonathan ha annunciato ieri di aver rivolto un appello a diversi leader internazionali, fra questi anche Barack Obama, per ricevere aiuti per le ricerche delle ragazze.

La portavoce del Dipartimento di Stato americano – Potrebbero essere state trasferite all’estero, “nei Paesi vicini”, gran parte delle studentesse rapite il 14 aprile scorso in una scuola di Chibok, nello Stato nord-orientale nigeriano di Borno, da miliziani della setta ultra-islamica Boko Haram: e’ il timore manifestato da una portavoce del Dipartimento di Stato americano, Marie Harf, secondo cui l’amministrazione di Washington e’ propensa ad avvalorare la tesi delle autorita’ locali, stando alle quali le ragazze sarebbero “verosimilmente” state condotte a forza in Camerun o nel Ciad.

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