3 mar 2014 – La Procura di Siena approfondisce un nuovo capitolo nell’indagine sull’acquisizione di Antonveneta da parte di Mps: quello del ruolo della Fondazione e degli organismi di vigilanza. Oggi i Pm Aldo Natalini, Antonino Nastasi e Giuseppe Grosso hanno sentito come persone informate sui fatti prima l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti e poi il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini.
Tremonti e’ stato sentito, questa mattina, per meno di un’ora. ”Non parlo”, si e’ limitato a dire ai giornalisti che lo attendevano all’uscita degli uffici della Procura senese. Sabatini e’ stato invece a colloquio con i Pm per circa 3 ore e anche lui non ha rilasciato dichiarazioni ai cronisti.
Tremonti e Sabatini sono stati sentiti, secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie, a proposito di un fascicolo-stralcio, in cui al momento non ci sarebbero indagati, che riguarderebbe approfondimenti relativi al ruolo della Fondazione Mps nell’acquisizione e il ruolo degli organismi di vigilanza rispetto a Palazzo Sansedoni. Lo stralcio era stato fatto in seguito alla chiusura, il 31 luglio 2013, del filone principale su Antonveneta per il quale giovedi’ prossimo e’ fissata la prima udienza davanti al Gup. Quando fu aperto, il fascicolo-stralcio avrebbe anche mirato ad approfondire eventuali rapporti tra banca e politica. Su quest’ultimo tema un fascicolo era stato aperto anche dalla Procura di Firenze.
All’epoca dell’acquisizione di Antonveneta (maggio 2008) Tremonti era ministro e Sabatini, prima di arrivare all’Abi (dove giunse quando presidente era Corrado Faissola), era capo della direzione sistema bancario e finanziario e affari legali di via XX Settembre, dal 2006 al giugno 2008. Nel 2008 dal Mef arrivo’ alla Fondazione Mps il via libera all’indebitamento necessario a sostenere l’acquisizione di Antonveneta. ”Dobbiamo chiarire alcuni passaggi – afferma una fonte giudiziaria -, c’e’ da ricostruire un puzzle e stiamo mettendo insieme le tessere”.